1. Ricognizioni feudali – ;2. Nota bibliografica – ;3. Abbreviazioni seguìte nel testo – ;I. Nel mondo della comunicazione giuridica: la consuetudo tra fatto e fonte – ;1. Episodi nel volgarismo giuridico: la forma associativa della soccida, tra comparaggio para-feudale e forma contrattuale para-societaria – ;i. Preliminari sulla soccida – ;ii. Età alto-medievale – ;iii. La soccida “ad caput salvum”: spunti ricostruttivi – ;iv. Lungo le vie della formalizzazione giuridica: i formulari e la legislazione statutaria – ;v. La polemica teologica – ;vi. Lo schema della “locatio conductio” – ;vii. Il patto di riservato dominio – ;viii. Le classificazioni della tarda sistematica del Diritto Comune e gli schemi delle moderne codificazioni. – ;2. Genesi della fonte giuridica: un tentativo di ricognizione lessicografica – ; “Fonte del diritto”: un concetto sfuggente e problematico – ; Ratio et consuetudo: esordio di una linea di riflessione critica – ;a) Evoluzione degli strumenti di interpretazione giuridica: il transito sul tema della “ratio et veritas” – ;b) Lo spazio interpretativo della consuetudine tra “fatto” e “fonte” – ;c) Un repertorio enciclopedico di rationes normative – ;d) Ratio e rationabilitas: strumenti per una sistemazione concettuale dei dati della prassi – ;e) Verso la “fonte” come organo – ;f) Epiloghi di un processo di elaborazione dottorale: la “Lectura feudorum” di Baldo degli Ubaldi e le origini del concetto istituzionale di “fonte normativa” – ;II. Gli strumenti retorici della standardizzazione giuridica – ;I. Processi di ‘standardizzazione’ testuale: margaritae, gemmae, tabulae. Un primo approccio di studio – ;1. Occasione di questa scheda di riflessioni – ;2. Alle origini di una tecnica scrittoria. Passaggio dalla prassi erudita e cortigiana alla retorica ecclesiastica – ;3. Dalla centonizzazione alla scrittura abbreviata – ;4. Àmbiti scrittori e cerchie di lettura: il testo abbreviato è un prodotto interno ad un gruppo di lettori professionali – ;5. I lettori come socii: per le scritture standardizzate, un processo capovolto di produzione testuale – ;6. Un primo inventario lessicografico, in traccia di un’antonomasia – ;7. Il bacino d’utenza della pratica professionale – ;II. La Margarita feudorum di Dullio Gambarini: un congegno retorico utile alla normalizzazione applicativa dei Libri feudorum – ;1) Dullio, Dolius, Dulinus, Delius. Molti nomi, forse una sola persona – ;2) Una congerie di dati ancora in attesa di ordine, e qualche tentativo di far luce – ;3) Primo incontro con Dullio: un’ombra tra il Piemonte ed il Regnum. – ;g) Le glosse civilistiche – ;ix. Un Commentario oggi perduto sui Tres libri – ;a) Notizia del commentario – ;b) Contenuto e struttura del commentario sui Tres Libri di Dullio Gambarini – ;c) Un saggio di ricostruzione del commentario sui Tres Libri di Dullio Gambarini – ;1. Dullius in librum decimum codicis – ;2. Dullius in librum undecimum codicis – ;3. Dullius in librum duodecimum codicis – ;4) Alcune questioni di identificazione personale e di collocazione geografica – ;5) Più in particolare, attorno alla Margarita feudorum di Dullio Gambarini – ;d) Testo, struttura e modo di compilazione: primi spunti analitici a margine dei vari manoscritti – ;e) Una prima ricognizione di massima – ;f) La struttura della Margarita feudorum in particolare – ;g) Dove fu usata la Margarita feudorum? – ;h) Relazione tra i diversi manoscritti – ;i) Il dato statistico della frequenza dei nessi delle varianti – ;j) Una tradizione manoscritta di segno e colorito francese – ;k) L’ambiente napoletano – ;l) Una possibile chiave di lettura – ;m) Che tipo di scuola per Dullio legum professor? – ;III. La Margarita feudorum di Dullio Gambarini, ricognizione del testo: – ;x. Premessa a mo’ di disclaimer – ;Dullii Gambarini Margarita de Feudis – ;1. <Prooemium> – ;2. Unde primo videndum est quid sit feudum et unde dicatur, et quot sint genera feudorum – ;3. Rubrica. qui possint dare feudum, investire et qui non, et qui possit accipere, et quae res possint dari – ;4. Rubrica utrum feudum possit dari ad certum tempus et ad certum servitium, et que pacta admittantur et que reprobantur – ;5. Rubrica quibus modis feudum acquiratur et constituatur – ;6. Rubrica quibus ex causis feudum amittatur in totum vel in partem, et ex quibus causis dominus amittat proprietatem – ;7. Rubrica utrum feudum possit dari ad certum tempus et ad certum servitium, que pacta admittantur et que reprobantur. – ;3. Rubrica quibus modis feudum acquiratur et constituatur – ;8. Rubrica quibus ex causis feudum amittatur in totum vel in partem, et ex quibus causis dominus amittat proprietatem. – ;9. Rubrica. Quando et ex quibus causis videatur dominus remittere culpas vasallo et ad quem debeat feudum pertinere per culpam amissum et quo iure debeat peti. – ;10. Rubrica De successione feudi et qui successione teneantur et in quo feudo habeat locum successio. – ;11. Rubrica que feuda possint aufferri sine culpa et que finiantur cum persona – ;12. Rubrica de fidelitate, investitura et qualiter fieri et a quibus debeant et coram quibus – ;13. Rubrica de contentione feudi: quis debet cognoscere et ubi sit cognitio facienda, et qui testes sint recipiendi, et cui sit deferendum sacramentum propter inopiam probationum – ;14. Rubrica ad quod teneatur vasallus domino et econverso dominus vasallo et quando sic a fide absolvitur – ;15. Rubrica an feudum possit alienari, vel dividi, vel pignore obligari – ;16. Rubrica. An feudum possit prescribi vel servitium quod tenetur prestare vasallus domino – ;17. Rubrica de fructibus et incrementis feudi et edifitiis sive expensis factis a vasallo. – ;18. Rubrica de refutatione et confirmatione facta de feudo et an possit cogi vasallus ostendere feudum domino et econtrario dominus vasallo – ;19. Rubrica de citationibus, et qualiter sit procedendum in causis feudorum – ;20. De penis imponendis contra fractores pacis et contra alios delinquentes Rubrica – ;21. Quando et in quibus casibus et per quos debeat fieri pugna et contra alios delinquentes Rubrica – ;22. De ignorancia et sciencia et consensu tacito vel expresso Rubrica – ;23. An possit vasallus servire feudum per substitutum et quo iure possit petere feudum et ius feudi Rubrica – ;24. Rubrica An liceat filiis vel agnatis vasalli feudum retinere et hereditatem repudiare – ;25. De minore et sacramento ab eo prestito Rubrica – ;26. De vasallo qui feudum amisit, an id recuperet rei vel persone statu restituto Rubrica – ;27. De notis extravagantibus rubrica – ;xi. Appendice: Mappa delle allegazioni della Margarita feudorum – ;III. Dall’apparato all’istituzione politica – ;I. Esegesi ghibelline: Pier delle Vigne e la testimonianza dei primordi d’una cultura d’apparato in un’icona dantesca – ;L’“intellettualismo pratico” della Lectura super Usibus Feudorum di Baldo degli Ubaldi, tra prassi forense e nuove sistemazioni dottorali (prove e problemi di lettura) – ;I. Alcuni problemi preliminari – ;II. Lectura Lecturae. La questione del proemio – ;III. La chiave al tempo stesso retorica ed intellettualistica del proemio: l’ordo come modus entium – ;IV. Il Baldo canonista dentro il Baldo feudista – ;V. Un’istanza razionalizzatrice nelle tecniche di compilazione testuale d’àmbito professionale – ;VI. Verso un impianto categorico, per una nuova razionalità ordinativa della prassi: La Baldi Lectura feudorum come Nachtext (Expositio). Il dato bibliografico immanente alla Lectura. – ;VII. Principi di categorizzazione giuridica: l’esempio della Gewere – ;VIII. “… istud opus debet legi in curiis regum …”: i nuovi approdi istituzionali di una scrittura dottorale con destinazione pratica – ;Appendice: Una prima ricognizione del sistema allegatorio della Baldi Lectura feudorum – ;IV. Verso lo Stato: episodi cinquencenteschi di formalizzazione istituzionale – ;I. Echi di Baldo in terra di Riforma: Matthäus Wesenbeck e gli spazi forensi d’una simplex diffinitio dominii – ;1. “Die rechte Erfahrung der Billigkeit”: tra senso comune e ragione giuridica, il mutamento di un complessivo clima d’opinione – ;2. La lettura di una nuova pagina d’esperienza sociale – ;3. Il Baldo dissimulato di Matthäus Wesenbeck e l’argomento del senso comune – ;4. Dominium e proprietas: linee di una tensione e di un confronto, sul filo del linguaggio e del senso comune – ;5. La filigrana negativa del feudo e gli spazi argomentativi del diritto forense – ;II. Tra contadini, picari e vagabondi: il modello della familia rustica nella cultura della Barockzeit (preliminari di lettura di un capitolo ancora non scritto di storia istituzionale) – ;1. Valori nuovi nella cultura della Barockzeit: l’azienda agraria dell’avventuroso Simplicissimus – ;2. “Ubi te invenero, ibi te iudicabo”: uomini senza padrone e senza territorio, tra vecchi meccanismi processuali ed insorgenti esigenze di polizia – ;3. Il “manierismo etico” del trattato Vom gemeinen Nutzen di Johann Eisermann – ;4. De subventione pauperum: dalle etiche di ceto ad una complessiva etica civile – ;5. Da Bodin all’Arnisaeus: la gestione della res domestica come modello di gubernaculum politico – ;6. Una problematica linea di riflessione e d’indagine: dubbi e proposte – ;7. Excursus: l’icona della coppia coniugale anziana e proba, da Vorbild der Alten a modello giuridico – ;III. Il cruento avvio di un processo di instaurazione statale e di progressivo superamento del modello consortile del potere politico: il ‘Partito’ di condanna alla decapitazione di Pietro Paolo Boscoli ed Agostino Capponi, deliberato dal Magistrato degli Otto, in Firenze, il 22 febbraio 1512 ab inc. – ;1. La Balìa fiorentina del 27 aprile 1532: problemi e prospettive d’indagine – ;2. La congiura oligarchica di Pietro Paolo Boscoli ed Agostino Capponi: i limiti sociali, l’incidenza politica – ;3. Dalle testimonianze di cronisti e memorialisti coevi alla congiura: il Magistrato degli Otto e la gestione politica dell’emergenza – ;4. Niccolò Machiavelli nelle vicissitudini della “grande mutazione”, dalla tortura all’osservanza filo-medicea: alle origini di un capitolo dei Discorsi sulla prima Deca di Tito Livio? – ;5. Lettura di un atto giurisdizionale: il ‘Partito’ di condanna alla decapitazione di Pietro Paolo Boscoli ed Agostino Capponi, deliberato dal Magistrato degli Otto, in Firenze, il 22 febbraio 1512 ab inc. – ;Indice analitico

Processi istituzionali. Episodi di formalizzazione giuridica ed evenienze d'aggregazione istituzionale attorno ed oltre il feudo Saggi e documenti

MONTORZI, MARIO
2005-01-01

Abstract

1. Ricognizioni feudali – ;2. Nota bibliografica – ;3. Abbreviazioni seguìte nel testo – ;I. Nel mondo della comunicazione giuridica: la consuetudo tra fatto e fonte – ;1. Episodi nel volgarismo giuridico: la forma associativa della soccida, tra comparaggio para-feudale e forma contrattuale para-societaria – ;i. Preliminari sulla soccida – ;ii. Età alto-medievale – ;iii. La soccida “ad caput salvum”: spunti ricostruttivi – ;iv. Lungo le vie della formalizzazione giuridica: i formulari e la legislazione statutaria – ;v. La polemica teologica – ;vi. Lo schema della “locatio conductio” – ;vii. Il patto di riservato dominio – ;viii. Le classificazioni della tarda sistematica del Diritto Comune e gli schemi delle moderne codificazioni. – ;2. Genesi della fonte giuridica: un tentativo di ricognizione lessicografica – ; “Fonte del diritto”: un concetto sfuggente e problematico – ; Ratio et consuetudo: esordio di una linea di riflessione critica – ;a) Evoluzione degli strumenti di interpretazione giuridica: il transito sul tema della “ratio et veritas” – ;b) Lo spazio interpretativo della consuetudine tra “fatto” e “fonte” – ;c) Un repertorio enciclopedico di rationes normative – ;d) Ratio e rationabilitas: strumenti per una sistemazione concettuale dei dati della prassi – ;e) Verso la “fonte” come organo – ;f) Epiloghi di un processo di elaborazione dottorale: la “Lectura feudorum” di Baldo degli Ubaldi e le origini del concetto istituzionale di “fonte normativa” – ;II. Gli strumenti retorici della standardizzazione giuridica – ;I. Processi di ‘standardizzazione’ testuale: margaritae, gemmae, tabulae. Un primo approccio di studio – ;1. Occasione di questa scheda di riflessioni – ;2. Alle origini di una tecnica scrittoria. Passaggio dalla prassi erudita e cortigiana alla retorica ecclesiastica – ;3. Dalla centonizzazione alla scrittura abbreviata – ;4. Àmbiti scrittori e cerchie di lettura: il testo abbreviato è un prodotto interno ad un gruppo di lettori professionali – ;5. I lettori come socii: per le scritture standardizzate, un processo capovolto di produzione testuale – ;6. Un primo inventario lessicografico, in traccia di un’antonomasia – ;7. Il bacino d’utenza della pratica professionale – ;II. La Margarita feudorum di Dullio Gambarini: un congegno retorico utile alla normalizzazione applicativa dei Libri feudorum – ;1) Dullio, Dolius, Dulinus, Delius. Molti nomi, forse una sola persona – ;2) Una congerie di dati ancora in attesa di ordine, e qualche tentativo di far luce – ;3) Primo incontro con Dullio: un’ombra tra il Piemonte ed il Regnum. – ;g) Le glosse civilistiche – ;ix. Un Commentario oggi perduto sui Tres libri – ;a) Notizia del commentario – ;b) Contenuto e struttura del commentario sui Tres Libri di Dullio Gambarini – ;c) Un saggio di ricostruzione del commentario sui Tres Libri di Dullio Gambarini – ;1. Dullius in librum decimum codicis – ;2. Dullius in librum undecimum codicis – ;3. Dullius in librum duodecimum codicis – ;4) Alcune questioni di identificazione personale e di collocazione geografica – ;5) Più in particolare, attorno alla Margarita feudorum di Dullio Gambarini – ;d) Testo, struttura e modo di compilazione: primi spunti analitici a margine dei vari manoscritti – ;e) Una prima ricognizione di massima – ;f) La struttura della Margarita feudorum in particolare – ;g) Dove fu usata la Margarita feudorum? – ;h) Relazione tra i diversi manoscritti – ;i) Il dato statistico della frequenza dei nessi delle varianti – ;j) Una tradizione manoscritta di segno e colorito francese – ;k) L’ambiente napoletano – ;l) Una possibile chiave di lettura – ;m) Che tipo di scuola per Dullio legum professor? – ;III. La Margarita feudorum di Dullio Gambarini, ricognizione del testo: – ;x. Premessa a mo’ di disclaimer – ;Dullii Gambarini Margarita de Feudis – ;1. – ;2. Unde primo videndum est quid sit feudum et unde dicatur, et quot sint genera feudorum – ;3. Rubrica. qui possint dare feudum, investire et qui non, et qui possit accipere, et quae res possint dari – ;4. Rubrica utrum feudum possit dari ad certum tempus et ad certum servitium, et que pacta admittantur et que reprobantur – ;5. Rubrica quibus modis feudum acquiratur et constituatur – ;6. Rubrica quibus ex causis feudum amittatur in totum vel in partem, et ex quibus causis dominus amittat proprietatem – ;7. Rubrica utrum feudum possit dari ad certum tempus et ad certum servitium, que pacta admittantur et que reprobantur. – ;3. Rubrica quibus modis feudum acquiratur et constituatur – ;8. Rubrica quibus ex causis feudum amittatur in totum vel in partem, et ex quibus causis dominus amittat proprietatem. – ;9. Rubrica. Quando et ex quibus causis videatur dominus remittere culpas vasallo et ad quem debeat feudum pertinere per culpam amissum et quo iure debeat peti. – ;10. Rubrica De successione feudi et qui successione teneantur et in quo feudo habeat locum successio. – ;11. Rubrica que feuda possint aufferri sine culpa et que finiantur cum persona – ;12. Rubrica de fidelitate, investitura et qualiter fieri et a quibus debeant et coram quibus – ;13. Rubrica de contentione feudi: quis debet cognoscere et ubi sit cognitio facienda, et qui testes sint recipiendi, et cui sit deferendum sacramentum propter inopiam probationum – ;14. Rubrica ad quod teneatur vasallus domino et econverso dominus vasallo et quando sic a fide absolvitur – ;15. Rubrica an feudum possit alienari, vel dividi, vel pignore obligari – ;16. Rubrica. An feudum possit prescribi vel servitium quod tenetur prestare vasallus domino – ;17. Rubrica de fructibus et incrementis feudi et edifitiis sive expensis factis a vasallo. – ;18. Rubrica de refutatione et confirmatione facta de feudo et an possit cogi vasallus ostendere feudum domino et econtrario dominus vasallo – ;19. Rubrica de citationibus, et qualiter sit procedendum in causis feudorum – ;20. De penis imponendis contra fractores pacis et contra alios delinquentes Rubrica – ;21. Quando et in quibus casibus et per quos debeat fieri pugna et contra alios delinquentes Rubrica – ;22. De ignorancia et sciencia et consensu tacito vel expresso Rubrica – ;23. An possit vasallus servire feudum per substitutum et quo iure possit petere feudum et ius feudi Rubrica – ;24. Rubrica An liceat filiis vel agnatis vasalli feudum retinere et hereditatem repudiare – ;25. De minore et sacramento ab eo prestito Rubrica – ;26. De vasallo qui feudum amisit, an id recuperet rei vel persone statu restituto Rubrica – ;27. De notis extravagantibus rubrica – ;xi. Appendice: Mappa delle allegazioni della Margarita feudorum – ;III. Dall’apparato all’istituzione politica – ;I. Esegesi ghibelline: Pier delle Vigne e la testimonianza dei primordi d’una cultura d’apparato in un’icona dantesca – ;L’“intellettualismo pratico” della Lectura super Usibus Feudorum di Baldo degli Ubaldi, tra prassi forense e nuove sistemazioni dottorali (prove e problemi di lettura) – ;I. Alcuni problemi preliminari – ;II. Lectura Lecturae. La questione del proemio – ;III. La chiave al tempo stesso retorica ed intellettualistica del proemio: l’ordo come modus entium – ;IV. Il Baldo canonista dentro il Baldo feudista – ;V. Un’istanza razionalizzatrice nelle tecniche di compilazione testuale d’àmbito professionale – ;VI. Verso un impianto categorico, per una nuova razionalità ordinativa della prassi: La Baldi Lectura feudorum come Nachtext (Expositio). Il dato bibliografico immanente alla Lectura. – ;VII. Principi di categorizzazione giuridica: l’esempio della Gewere – ;VIII. “… istud opus debet legi in curiis regum …”: i nuovi approdi istituzionali di una scrittura dottorale con destinazione pratica – ;Appendice: Una prima ricognizione del sistema allegatorio della Baldi Lectura feudorum – ;IV. Verso lo Stato: episodi cinquencenteschi di formalizzazione istituzionale – ;I. Echi di Baldo in terra di Riforma: Matthäus Wesenbeck e gli spazi forensi d’una simplex diffinitio dominii – ;1. “Die rechte Erfahrung der Billigkeit”: tra senso comune e ragione giuridica, il mutamento di un complessivo clima d’opinione – ;2. La lettura di una nuova pagina d’esperienza sociale – ;3. Il Baldo dissimulato di Matthäus Wesenbeck e l’argomento del senso comune – ;4. Dominium e proprietas: linee di una tensione e di un confronto, sul filo del linguaggio e del senso comune – ;5. La filigrana negativa del feudo e gli spazi argomentativi del diritto forense – ;II. Tra contadini, picari e vagabondi: il modello della familia rustica nella cultura della Barockzeit (preliminari di lettura di un capitolo ancora non scritto di storia istituzionale) – ;1. Valori nuovi nella cultura della Barockzeit: l’azienda agraria dell’avventuroso Simplicissimus – ;2. “Ubi te invenero, ibi te iudicabo”: uomini senza padrone e senza territorio, tra vecchi meccanismi processuali ed insorgenti esigenze di polizia – ;3. Il “manierismo etico” del trattato Vom gemeinen Nutzen di Johann Eisermann – ;4. De subventione pauperum: dalle etiche di ceto ad una complessiva etica civile – ;5. Da Bodin all’Arnisaeus: la gestione della res domestica come modello di gubernaculum politico – ;6. Una problematica linea di riflessione e d’indagine: dubbi e proposte – ;7. Excursus: l’icona della coppia coniugale anziana e proba, da Vorbild der Alten a modello giuridico – ;III. Il cruento avvio di un processo di instaurazione statale e di progressivo superamento del modello consortile del potere politico: il ‘Partito’ di condanna alla decapitazione di Pietro Paolo Boscoli ed Agostino Capponi, deliberato dal Magistrato degli Otto, in Firenze, il 22 febbraio 1512 ab inc. – ;1. La Balìa fiorentina del 27 aprile 1532: problemi e prospettive d’indagine – ;2. La congiura oligarchica di Pietro Paolo Boscoli ed Agostino Capponi: i limiti sociali, l’incidenza politica – ;3. Dalle testimonianze di cronisti e memorialisti coevi alla congiura: il Magistrato degli Otto e la gestione politica dell’emergenza – ;4. Niccolò Machiavelli nelle vicissitudini della “grande mutazione”, dalla tortura all’osservanza filo-medicea: alle origini di un capitolo dei Discorsi sulla prima Deca di Tito Livio? – ;5. Lettura di un atto giurisdizionale: il ‘Partito’ di condanna alla decapitazione di Pietro Paolo Boscoli ed Agostino Capponi, deliberato dal Magistrato degli Otto, in Firenze, il 22 febbraio 1512 ab inc. – ;Indice analitico
2005
Montorzi, Mario
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