Filosofia naturale e trasformazione morale: Alberto Magno interprete del ‘Cantico della vigna’ (Isaia, 5,1-7)

In his Postilla super Isaiam, Albert the Great provides an extensive analysis of the so-called 'Canticle of the vineyard' (Isaiah, 5.1-7). Every detail of the biblical text is amplified thanks to the author's competence in plant physiology, already attested in his De vegetabilibus. The use of natural philosophy (de animalibus, de plantis, de mineralibus) and of notions from applied arts, such as medicine and agriculture, provides an 'augmented' exegesis of things to which the biblical page only hints to. In addition, the interconnections between things, in turn, are signs of more important realities in the path of recognition of sin and reconciliation with God.

Nella sua Postilla super Isaiam Alberto Magno offre un'ampia analisi del cosiddetto 'Cantico della vigna' (Isaia, 5.1-7). Ogni dettaglio del testo biblico viene amplificato grazie alle competenze filosofico-naturali dell'autore. L’impiego della filosofia naturale speciale (de animalibus, de plantis, de mineralibus), ma anche delle nozioni di arti applicate, come la medicina e l’agricoltura, non solo offre un’esegesi aumentata di cose cui la pagina biblica solo accenna, ma aiuta anche a reperire interconnessioni tra le cose (attraverso le concordantiae intrascritturistiche), che, a loro volta, sono segni di realtà più importanti nel percorso di riconoscimento del peccato e riconciliazione con Dio.