Distaccandosi da una branca consistente della critica chattertoniana, che nel corso dei secoli si è concentrata su un’analisi filologica dei falsi connessi a Thomas Rowley, il saggio mira a investigare un ambito trascurato del corpus di Chatterton, ovvero gli scritti in prosa in stile settecentesco, in cui predominano atmosfere e toni molto lontani da quelli delle forgeries tardo-medievali. L’intento parodico, il piglio satirico e burlesco, la sofisticatezza urbana e cinica sono alcuni dei tratti distintivi di queste opere, che conferiscono un profilo tangibile al Chatterton autore del Settecento, partecipe di quella temperie culturale. L’analisi verte su sei prose fictions esemplificative, risalenti al 1770, dalle quali emerge il potenziale creativo e camaleontico di un Chatterton mimicker, intento a rivisitare criticamente, o in chiave autoreferenziale/ autobiografica, i cliché e le mode letterarie coeve all’interno di pezzi virtuosistici dove le voci illustri di Johnson, Sterne, Fielding, Defoe, Smollett vengono assimilate in un manierato mosaico intertestuale. Tutto ciò mette in luce le peculiarità così come gli eccessi della scrittura sentimentale, melodrammatica, pedagogico-edificante che rivestiva un ruolo di primo piano nel mercato editoriale dell’Inghilterra del diciottesimo secolo.

"Thomas Chatterton's Modern Prose Fictions or, Ventriloquizing the Contemporary"

GIOVANNELLI, LAURA
2005-01-01

Abstract

Distaccandosi da una branca consistente della critica chattertoniana, che nel corso dei secoli si è concentrata su un’analisi filologica dei falsi connessi a Thomas Rowley, il saggio mira a investigare un ambito trascurato del corpus di Chatterton, ovvero gli scritti in prosa in stile settecentesco, in cui predominano atmosfere e toni molto lontani da quelli delle forgeries tardo-medievali. L’intento parodico, il piglio satirico e burlesco, la sofisticatezza urbana e cinica sono alcuni dei tratti distintivi di queste opere, che conferiscono un profilo tangibile al Chatterton autore del Settecento, partecipe di quella temperie culturale. L’analisi verte su sei prose fictions esemplificative, risalenti al 1770, dalle quali emerge il potenziale creativo e camaleontico di un Chatterton mimicker, intento a rivisitare criticamente, o in chiave autoreferenziale/ autobiografica, i cliché e le mode letterarie coeve all’interno di pezzi virtuosistici dove le voci illustri di Johnson, Sterne, Fielding, Defoe, Smollett vengono assimilate in un manierato mosaico intertestuale. Tutto ciò mette in luce le peculiarità così come gli eccessi della scrittura sentimentale, melodrammatica, pedagogico-edificante che rivestiva un ruolo di primo piano nel mercato editoriale dell’Inghilterra del diciottesimo secolo.
2005
Giovannelli, Laura
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