La trasfigurazione della partecipazione popolare in passiva condiscendenza alla volontà di un leader, efficacemente definita ‘recitatività’ da E. Gentile, è un rischio che grava su tutti i sistemi politici che presuppongano un coinvolgimento delle masse nel processo decisionale. Il caso della Repubblica romana sembra confermare che tale fenomeno non è proprio dei soli ordinamenti democratici e allo stesso tempo consente di riflettere sulle condizioni che ne determinano lo sviluppo. In particolare, una diffusa conoscenza dei processi istituzionali e la familiarità dei cittadini con le forme della comunicazione politica sembrano agire da anticorpi contro la manipolazione dell’opinione pubblica. Il declino di queste competenze tra i cittadini delle democrazie moderne potrebbe essere scongiurato da politiche scolastiche più avvedute.
Democrazia e demagogia tra antico e moderno
Andrea Angius
In corso di stampa
Abstract
La trasfigurazione della partecipazione popolare in passiva condiscendenza alla volontà di un leader, efficacemente definita ‘recitatività’ da E. Gentile, è un rischio che grava su tutti i sistemi politici che presuppongano un coinvolgimento delle masse nel processo decisionale. Il caso della Repubblica romana sembra confermare che tale fenomeno non è proprio dei soli ordinamenti democratici e allo stesso tempo consente di riflettere sulle condizioni che ne determinano lo sviluppo. In particolare, una diffusa conoscenza dei processi istituzionali e la familiarità dei cittadini con le forme della comunicazione politica sembrano agire da anticorpi contro la manipolazione dell’opinione pubblica. Il declino di queste competenze tra i cittadini delle democrazie moderne potrebbe essere scongiurato da politiche scolastiche più avvedute.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.