Nel periodo ottobre 2018-maggio 2019 sono state svolte le attività finalizzate alla rendicontazione ex-Art. 17 sullo stato di conservazione degli Habitat di All. I alla Direttiva 92/43/CEE in Italia. Ruolo di referente istituzionale del processo è stato svolto dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) con il supporto scientifico della Società Botanica Italiana. Quest'ultima si è avvalsa delle competenze di un vasto gruppo di esperti (Gruppo SBI-4RH), che hanno operato in sinergia con ISPRA stessa e, ove possibile, in contatto con le amministrazioni regionali. Per la stesura del 4° Report gli esperti hanno elaborato i dati disponibili per l'intervallo temporale 2013-2018 relativi ai 124 tipi di Habitat terrestri e delle acque interne presenti in Italia, al fine di definirne lo stato di conservazione complessivo. L'attività svolta ha condotto alla compilazione di 278 schede di assessment. Il lavoro ha incluso una fase di raccolta e integrazione dei dati necessari per la rendicontazione, l'analisi critica di tali dati, un ampio e articolato confronto scientifico finalizzato alla ricerca di soluzioni metodologicamente robuste atte a colmare le lacune riscontrate, la compilazione dei campi richiesti per la definizione dei singoli assessment e infine l'applicazione dei criteri standard per definire lo SC di ciascun Habitat per Regione Biogeografica. L'analisi si è dispiegata a scale diversificate: territorio amministrativo tramite i dati contenuti nel database ISPRA appositamente creato per l’archiviazione dei dati sul monitoraggio degli habitat e la cui compilazione è stata effettuata dalle Regioni, sito Natura 2000 tramite gli ultimi aggiornamenti disponibili (Formulari Standard aggiornati al 2018), scala nazionale (mappe di distribuzione realizzate sulla base della griglia europea ETRS89-LAEA5210 con maglie 10x10 km2) e Regione Biogeografica (assessment finale). A integrazione delle indicazioni relative alle Misure gestionali è stata utilizzata anche la "Banca Dati Gestione Natura 2000" (BD-gestione) del MATTM, utile strumento in corso di implementazione. Il processo ha previsto inoltre una importante fase intermedia di condivisione con le Regioni e Province Autonome, alla luce della quale sono state apportate ulteriori integrazioni ai dati. Vengono qui descritti i passaggi salienti del lavoro svolto e delle scelte metodologiche adottate, che hanno permesso di sopperire ad alcune carenze conoscitive nei dati derivanti dalle attività istituzionali di monitoraggio. Il lavoro, impostato e coordinato in modo da mettere a frutto il vasto bagaglio di conoscenze dei singoli esperti tematici e territoriali, è stato strutturato in modo da garantire la tracciabilità delle informazioni alla scala regionale e di permettere la raccolta e archiviazione di letteratura "grigia" e articoli scientifici, rilievi fitosociologici e materiale inedito degli specialisti, andando a comporre un bacino consistente di dati utili ad avviare un processo di lungo periodo a sostegno dei prossimi cicli di reporting. Tutti i prodotti cartografici, le banche dati associate e i dati ancillari utilizzati per le elaborazioni delle mappe di distribuzione e per le valutazioni complessive saranno disponibili on-line attraverso il Portale ISPRA non appena si sarà concluso il processo di validazione da parte della Commissione Europea. Un archivio online liberamente accessibile di rilievi fitosociologici rappresentativi dei vari Habitat di All. I in Italia è in corso di allestimento all'interno del database nazionale VegItaly, gestito dalla Società Italiana di Scienza della Vegetazione. L’urgenza di attivare un programma di monitoraggio specifico sugli habitat, che metta a disposizione di tutti gli utenti dati raccolti con metodologie coerenti e scientificamente validati, è messa in luce anche dal recente inserimento dell’indicatore “Stato di conservazione degli habitat” nel Programma statistico nazionale (PSN) - atto normativo che, in base all'art. 13 del d.lgs. n. 322 del 1989 e smi, stabilisce le rilevazioni statistiche di interesse pubblico. Tale indicatore riguarda specificatamente gli habitat d’interesse comunitario in Italia ed è stato recentemente proposto da ISPRA (PSN 2017-2019 aggiornamento 2019, in corso di formalizzazione) al duplice scopo di focalizzare l’attenzione delle istituzioni nazionali sulla tematica della conservazione degli habitat e di fornire un quadro conoscitivo sul loro stato di conservazione. Questa visione a lungo termine, orientata all'archiviazione e alla valorizzazione delle conoscenze, rappresenta un importante aspetto innovativo e un significativo progresso verso la costruzione di un sistema di efficace monitoraggio e tutela degli Habitat di All. I in Italia.
Il Reporting ex-Art. 17 degli Habitat di All. I alla Direttiva 92/43/CEE in Italia: metodi, criticità, stato dell'arte e prospettive future
A. Bertacchi;D. Ciccarelli;
2019-01-01
Abstract
Nel periodo ottobre 2018-maggio 2019 sono state svolte le attività finalizzate alla rendicontazione ex-Art. 17 sullo stato di conservazione degli Habitat di All. I alla Direttiva 92/43/CEE in Italia. Ruolo di referente istituzionale del processo è stato svolto dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) con il supporto scientifico della Società Botanica Italiana. Quest'ultima si è avvalsa delle competenze di un vasto gruppo di esperti (Gruppo SBI-4RH), che hanno operato in sinergia con ISPRA stessa e, ove possibile, in contatto con le amministrazioni regionali. Per la stesura del 4° Report gli esperti hanno elaborato i dati disponibili per l'intervallo temporale 2013-2018 relativi ai 124 tipi di Habitat terrestri e delle acque interne presenti in Italia, al fine di definirne lo stato di conservazione complessivo. L'attività svolta ha condotto alla compilazione di 278 schede di assessment. Il lavoro ha incluso una fase di raccolta e integrazione dei dati necessari per la rendicontazione, l'analisi critica di tali dati, un ampio e articolato confronto scientifico finalizzato alla ricerca di soluzioni metodologicamente robuste atte a colmare le lacune riscontrate, la compilazione dei campi richiesti per la definizione dei singoli assessment e infine l'applicazione dei criteri standard per definire lo SC di ciascun Habitat per Regione Biogeografica. L'analisi si è dispiegata a scale diversificate: territorio amministrativo tramite i dati contenuti nel database ISPRA appositamente creato per l’archiviazione dei dati sul monitoraggio degli habitat e la cui compilazione è stata effettuata dalle Regioni, sito Natura 2000 tramite gli ultimi aggiornamenti disponibili (Formulari Standard aggiornati al 2018), scala nazionale (mappe di distribuzione realizzate sulla base della griglia europea ETRS89-LAEA5210 con maglie 10x10 km2) e Regione Biogeografica (assessment finale). A integrazione delle indicazioni relative alle Misure gestionali è stata utilizzata anche la "Banca Dati Gestione Natura 2000" (BD-gestione) del MATTM, utile strumento in corso di implementazione. Il processo ha previsto inoltre una importante fase intermedia di condivisione con le Regioni e Province Autonome, alla luce della quale sono state apportate ulteriori integrazioni ai dati. Vengono qui descritti i passaggi salienti del lavoro svolto e delle scelte metodologiche adottate, che hanno permesso di sopperire ad alcune carenze conoscitive nei dati derivanti dalle attività istituzionali di monitoraggio. Il lavoro, impostato e coordinato in modo da mettere a frutto il vasto bagaglio di conoscenze dei singoli esperti tematici e territoriali, è stato strutturato in modo da garantire la tracciabilità delle informazioni alla scala regionale e di permettere la raccolta e archiviazione di letteratura "grigia" e articoli scientifici, rilievi fitosociologici e materiale inedito degli specialisti, andando a comporre un bacino consistente di dati utili ad avviare un processo di lungo periodo a sostegno dei prossimi cicli di reporting. Tutti i prodotti cartografici, le banche dati associate e i dati ancillari utilizzati per le elaborazioni delle mappe di distribuzione e per le valutazioni complessive saranno disponibili on-line attraverso il Portale ISPRA non appena si sarà concluso il processo di validazione da parte della Commissione Europea. Un archivio online liberamente accessibile di rilievi fitosociologici rappresentativi dei vari Habitat di All. I in Italia è in corso di allestimento all'interno del database nazionale VegItaly, gestito dalla Società Italiana di Scienza della Vegetazione. L’urgenza di attivare un programma di monitoraggio specifico sugli habitat, che metta a disposizione di tutti gli utenti dati raccolti con metodologie coerenti e scientificamente validati, è messa in luce anche dal recente inserimento dell’indicatore “Stato di conservazione degli habitat” nel Programma statistico nazionale (PSN) - atto normativo che, in base all'art. 13 del d.lgs. n. 322 del 1989 e smi, stabilisce le rilevazioni statistiche di interesse pubblico. Tale indicatore riguarda specificatamente gli habitat d’interesse comunitario in Italia ed è stato recentemente proposto da ISPRA (PSN 2017-2019 aggiornamento 2019, in corso di formalizzazione) al duplice scopo di focalizzare l’attenzione delle istituzioni nazionali sulla tematica della conservazione degli habitat e di fornire un quadro conoscitivo sul loro stato di conservazione. Questa visione a lungo termine, orientata all'archiviazione e alla valorizzazione delle conoscenze, rappresenta un importante aspetto innovativo e un significativo progresso verso la costruzione di un sistema di efficace monitoraggio e tutela degli Habitat di All. I in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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