Attraverso le esperienze sentimentali e sociali dei personaggi, e attraverso la descrizione di oggetti e situazioni, il romanzo moderno propone degli itinerari conoscitivi e delle modalità di percezione del mondo assolutamente peculiari. L'eroe romanzesco evolve agendo - in base a un paradigma riportabile all'empirismo lockiano che pensa l'individuo come soggetto di esperienze sensoriali e di elaborazioni intellettuali di quelle esperienze – e il fare della sua azione si trasforma in un sapere più o meno valido, più o meno efficace ai fini d'una conquista di acquisizioni morali o sociali; o, complementarmente, il suo sapere iniziale viene sistematicamente messo in questione da un fare che si sviluppa in relazione alla progressione diegetica. Per esprimere questo il romanzo si avvale di modulazioni discorsive, ben studiate analiticamente dai narratologi, che vanno dal più alto al più basso tasso di diegesi (dal sommario alla scena dialogata alla descrizione alla riflessione) o, per usare la terminologia proposta da Seymour Chatman, di modulazioni discorsive costituite dall'alternanza e dall'intreccio fra enunciati di processo (racconto di eventi) ed enunciati di stasi (valutazioni e descrizioni di fenomeni). Il progetto consiste nello studiare gli elementi formali e tematici che connotano l'apporto conoscitivo della rappresentazione romanzesca (percezione, raffigurazione e interpretazione del mondo) all'interno d'un determinato sotto-genere o di una determinata epoca, nonché il sistema di relazioni che si crea fra un determinato paradigma conoscitivo romanzesco e l'insieme delle tecniche narrative che lo realizzano.
Raccontare e conoscere. Paradigmi del sapere nelle forme narrative
G. Iotti
2019-01-01
Abstract
Attraverso le esperienze sentimentali e sociali dei personaggi, e attraverso la descrizione di oggetti e situazioni, il romanzo moderno propone degli itinerari conoscitivi e delle modalità di percezione del mondo assolutamente peculiari. L'eroe romanzesco evolve agendo - in base a un paradigma riportabile all'empirismo lockiano che pensa l'individuo come soggetto di esperienze sensoriali e di elaborazioni intellettuali di quelle esperienze – e il fare della sua azione si trasforma in un sapere più o meno valido, più o meno efficace ai fini d'una conquista di acquisizioni morali o sociali; o, complementarmente, il suo sapere iniziale viene sistematicamente messo in questione da un fare che si sviluppa in relazione alla progressione diegetica. Per esprimere questo il romanzo si avvale di modulazioni discorsive, ben studiate analiticamente dai narratologi, che vanno dal più alto al più basso tasso di diegesi (dal sommario alla scena dialogata alla descrizione alla riflessione) o, per usare la terminologia proposta da Seymour Chatman, di modulazioni discorsive costituite dall'alternanza e dall'intreccio fra enunciati di processo (racconto di eventi) ed enunciati di stasi (valutazioni e descrizioni di fenomeni). Il progetto consiste nello studiare gli elementi formali e tematici che connotano l'apporto conoscitivo della rappresentazione romanzesca (percezione, raffigurazione e interpretazione del mondo) all'interno d'un determinato sotto-genere o di una determinata epoca, nonché il sistema di relazioni che si crea fra un determinato paradigma conoscitivo romanzesco e l'insieme delle tecniche narrative che lo realizzano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.