Il volume intende indagare se il ritardo che l’ordinamento nazionale sembra palesare nel recuperare all’uso i siti industriali dismessi sia dovuto anche ad una scarsa attenzione della scienza giuridica, che non ha garantito finora il substrato teorico necessario all’affermarsi di una regolazione di qualità della materia, in grado di riproporre le esperienze diffusesi con successo in molti altri Stati europei e nel nord America. Il libro si propone di rinvenire e sviluppare i presupposti per cercare di ritrovare una linea teorica di ricongiunzione tra il nomos della terra, la scarsità dello spazio fisico e l’ordine artificiale spesso mediato dalle regole del mercato. I vuoti urbani, rappresentati dalle aree industriali dismesse, sono il segno tangibile dei cambiamenti dei modelli di sviluppo spesso non governati da efficaci politiche pubbliche. Il lavoro, muovendo dal diritto positivo e tenendo conto del dibattito in corso, intende verificare le criticità della disciplina vigente, indicando i profili di implementazione e correzione: degli strumenti di pianificazione per raccordarli alle competenze di cui sono titolari le autonomie territoriali; dei procedimenti amministrativi per renderli più celeri e partecipati; degli istituti rimediali di tipo civilistico per garantirne maggiore effettività ed infine delle tutele giustiziali per coordinarle ad esiti più capaci di proteggere i diritti coinvolti.
Diritto e rigenerazione dei Brownfields. Amministrazione, obblighi civilistici, tutele
Michela Passalacqua
2019-01-01
Abstract
Il volume intende indagare se il ritardo che l’ordinamento nazionale sembra palesare nel recuperare all’uso i siti industriali dismessi sia dovuto anche ad una scarsa attenzione della scienza giuridica, che non ha garantito finora il substrato teorico necessario all’affermarsi di una regolazione di qualità della materia, in grado di riproporre le esperienze diffusesi con successo in molti altri Stati europei e nel nord America. Il libro si propone di rinvenire e sviluppare i presupposti per cercare di ritrovare una linea teorica di ricongiunzione tra il nomos della terra, la scarsità dello spazio fisico e l’ordine artificiale spesso mediato dalle regole del mercato. I vuoti urbani, rappresentati dalle aree industriali dismesse, sono il segno tangibile dei cambiamenti dei modelli di sviluppo spesso non governati da efficaci politiche pubbliche. Il lavoro, muovendo dal diritto positivo e tenendo conto del dibattito in corso, intende verificare le criticità della disciplina vigente, indicando i profili di implementazione e correzione: degli strumenti di pianificazione per raccordarli alle competenze di cui sono titolari le autonomie territoriali; dei procedimenti amministrativi per renderli più celeri e partecipati; degli istituti rimediali di tipo civilistico per garantirne maggiore effettività ed infine delle tutele giustiziali per coordinarle ad esiti più capaci di proteggere i diritti coinvolti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.