Le cerimonie di consacrazione hanno rappresentato nella Grande Guerra un momento fondamentale per milioni di cattolici dei due opposti schieramenti: dalla consacrazione dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe a quella delle nazioni dell’Intesa; passando per quelle, non meno sentite, della Germania, della Francia e dei soldati dell’esercito italiano. A partire dall’entusiasmo suscitato da questi riti, l’autore propone una lettura originale dell’adesione delle Chiese europee alla Prima guerra mondiale, nei termini di un’operazione di cristianizzazione del conflitto e delle nazioni in esso impegnate. Una pagina cruciale dei rapporti fra religione e politica nell’Europa contemporanea.

Riti di guerra. Religione e politica nell’Europa della Grande Guerra

Sante Lesti
2015-01-01

Abstract

Le cerimonie di consacrazione hanno rappresentato nella Grande Guerra un momento fondamentale per milioni di cattolici dei due opposti schieramenti: dalla consacrazione dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe a quella delle nazioni dell’Intesa; passando per quelle, non meno sentite, della Germania, della Francia e dei soldati dell’esercito italiano. A partire dall’entusiasmo suscitato da questi riti, l’autore propone una lettura originale dell’adesione delle Chiese europee alla Prima guerra mondiale, nei termini di un’operazione di cristianizzazione del conflitto e delle nazioni in esso impegnate. Una pagina cruciale dei rapporti fra religione e politica nell’Europa contemporanea.
2015
Lesti, Sante
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1034312
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