La variantistica d’autore è un settore notoriamente poco frequentato negli studi bassaniani: il lavoro condotto sulle sole edizioni a stampa ha fornito un’immagine parziale, per quanto ben sagomata, del modus operandi di Bassani, consentendo notazioni di ordine critico mirate a focalizzare il gioco intertestuale e la matrice ideologico-politica dell’arte dello scrittore emiliano. Resta pertanto nell’ombra il tortuoso processo di gestazione di una scrittura tersa, che trae forza dall’elegante sobrietà che la informa. La naturalezza della prosa di Bassani deriva da un inesausto esercizio di limatura, iter di costruzione e decostruzione, testimoniato dagli autografi, di cui il presente intervento intende rappresentare un primo sondaggio. La ricerca è incentrata sull’analisi comparativa delle carte dattiloscritte di Una lapide in via Mazzini e Una notte del ’43, tra le principali stazioni delle Cinque storie ferraresi: depositate presso la Fondazione Bassani, che ha gentilmente concesso l’opportunità di studiarle, esse recano un cospicuo e variegato corredo di interventi autoriali, costituendo un case study rilevante sotto il profilo metodologico e letterario. Dopo aver delineato lo stato del materiale d’archivio, rilevandone valore storico-documentario e potenzialità, si presenterà il progetto di edizione critica in cantiere, con particolare riguardo ai problemi ecdotici (presenza di più redazioni, articolazione dell’apparato, seriazione delle correzioni), alle relative soluzioni e all'utilità dell’esame delle varianti per ricostruire la genesi dello stile e dello storicismo di Bassani. Sarà illustrato, infine, l’insolito metodo di lavoro dello scrittore, ragionando sullo statuto attribuito alla pagina, tela che accoglie singoli segmenti testuali a più riprese rielaborati — spesso con lievi variazioni — in plurime sequenze che si susseguono configurando la verticalità del sistema correttorio bassaniano: un procedere per abbozzi a partire dalla sinopia originaria, dunque, un cammino di progressiva approssimazione al nitore della forma compiuta.
Varianti di Bassani: primi sondaggi da “Una lapide in via Mazzini” e “Una notte del ’43”
Pecchiari Beatrice;Siciliano Angela
2018-01-01
Abstract
La variantistica d’autore è un settore notoriamente poco frequentato negli studi bassaniani: il lavoro condotto sulle sole edizioni a stampa ha fornito un’immagine parziale, per quanto ben sagomata, del modus operandi di Bassani, consentendo notazioni di ordine critico mirate a focalizzare il gioco intertestuale e la matrice ideologico-politica dell’arte dello scrittore emiliano. Resta pertanto nell’ombra il tortuoso processo di gestazione di una scrittura tersa, che trae forza dall’elegante sobrietà che la informa. La naturalezza della prosa di Bassani deriva da un inesausto esercizio di limatura, iter di costruzione e decostruzione, testimoniato dagli autografi, di cui il presente intervento intende rappresentare un primo sondaggio. La ricerca è incentrata sull’analisi comparativa delle carte dattiloscritte di Una lapide in via Mazzini e Una notte del ’43, tra le principali stazioni delle Cinque storie ferraresi: depositate presso la Fondazione Bassani, che ha gentilmente concesso l’opportunità di studiarle, esse recano un cospicuo e variegato corredo di interventi autoriali, costituendo un case study rilevante sotto il profilo metodologico e letterario. Dopo aver delineato lo stato del materiale d’archivio, rilevandone valore storico-documentario e potenzialità, si presenterà il progetto di edizione critica in cantiere, con particolare riguardo ai problemi ecdotici (presenza di più redazioni, articolazione dell’apparato, seriazione delle correzioni), alle relative soluzioni e all'utilità dell’esame delle varianti per ricostruire la genesi dello stile e dello storicismo di Bassani. Sarà illustrato, infine, l’insolito metodo di lavoro dello scrittore, ragionando sullo statuto attribuito alla pagina, tela che accoglie singoli segmenti testuali a più riprese rielaborati — spesso con lievi variazioni — in plurime sequenze che si susseguono configurando la verticalità del sistema correttorio bassaniano: un procedere per abbozzi a partire dalla sinopia originaria, dunque, un cammino di progressiva approssimazione al nitore della forma compiuta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.