Prendendo le mosse dal seguito giudiziario della sentenza n. 278 del 2013 della Corte costituzionale, in tema di parto c.d. “anonimo” – e, in particolare, dalla pronuncia del giudice di legittimità Cass. civile, sez. un., 25.01.2017, n. 1946 – il contributo, dopo una breve ricognizione della tecnica decisoria delle sentenze c.d. “additive di principio”, analizza la complessa tematica della tutela dei diritti tra inerzia del legislatore e supplenza dei giudici, al fine di evidenziare possibili effetti lato sensu politici di una decisione apparentemente ascrivibile all’“anima giurisdizionale” della nostra Corte costituzionale.
Il seguito giudiziario della sentenza n. 278 del 2013 e gli effetti politici “involontari” di alcune pronunce della Corte costituzionale
Giulia Battaglia
2017-01-01
Abstract
Prendendo le mosse dal seguito giudiziario della sentenza n. 278 del 2013 della Corte costituzionale, in tema di parto c.d. “anonimo” – e, in particolare, dalla pronuncia del giudice di legittimità Cass. civile, sez. un., 25.01.2017, n. 1946 – il contributo, dopo una breve ricognizione della tecnica decisoria delle sentenze c.d. “additive di principio”, analizza la complessa tematica della tutela dei diritti tra inerzia del legislatore e supplenza dei giudici, al fine di evidenziare possibili effetti lato sensu politici di una decisione apparentemente ascrivibile all’“anima giurisdizionale” della nostra Corte costituzionale.File in questo prodotto:
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