La decisione di festeggiare il ventennale dei “Quaderni di Teoria Sociale” con un fascicolo sulla “Teoria critica” è stata immediata e unanime, sia per la specifica vocazione della rivista che per la biografia intellettuale degli studiosi che l’hanno fondata e condivisa. Sin da subito, la redazione si è resa conto che, per la ricchezza di tali rapporti – così consolidati nel tempo e da cui, crediamo, sia scaturita una scintilla di intelligenza collettiva –, il numero monografico sarebbe stato inevitabilmente doppio. Riservare alla “Teoria critica” l’intera produzione editoriale del 2020 è un modo per riaprire la riflessione sull’idea di “Teoria sociale” che si è cercato di elaborare collettivamente, nella rivista, nel seminario annuale “RILES” e nelle non poche collane che sono espressione diretta di questa comunità di studio e dialogo.
Forme e spazi della teoria critica
Luca CorchiaPrimo
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2020-01-01
Abstract
La decisione di festeggiare il ventennale dei “Quaderni di Teoria Sociale” con un fascicolo sulla “Teoria critica” è stata immediata e unanime, sia per la specifica vocazione della rivista che per la biografia intellettuale degli studiosi che l’hanno fondata e condivisa. Sin da subito, la redazione si è resa conto che, per la ricchezza di tali rapporti – così consolidati nel tempo e da cui, crediamo, sia scaturita una scintilla di intelligenza collettiva –, il numero monografico sarebbe stato inevitabilmente doppio. Riservare alla “Teoria critica” l’intera produzione editoriale del 2020 è un modo per riaprire la riflessione sull’idea di “Teoria sociale” che si è cercato di elaborare collettivamente, nella rivista, nel seminario annuale “RILES” e nelle non poche collane che sono espressione diretta di questa comunità di studio e dialogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.