Recupero e valorizzazione del Bastione del Parlascio a Pisa

SOMMARIO. La valorizzazione del patrimonio storico delle architetture militari a Pisa costituisce una questione che rimane in parte ancora irrisolta. Più precisamente, alla Porta a Lucca la diffusa indifferenza mostrata in passato dalle amministrazioni comunali verso la conservazione di monumenti considerati di secondaria importanza, ha permesso un repentino aggravarsi dello stato di degrado delle strutture. La porta, posizionata al capo della via del Borgo ha da sempre rappresentato uno degli accessi principali alla città; l'area possiede un indiscusso valore archeologico, per la presenza dei resti delle terme romane e delle strutture militari che nel tempo si sono avvicendate nella difesa dell'accesso. Nello specifico, il bastione cinquecentesco del Parlascio, posizione a difesa della porta a Lucca rinascimentale, oltre che rappresentare un bell'esempio di bastione di prima generazione all'italiana, possiede il valore aggiunto di conservare al suo interno i resti delle strutture militare che precedentemente erano preposte alla difesa della porta. All'interno sono ancora visibili, indatti, i resti della porta medievale originale, costruita nella seconda metà del XII secolo, la torre portaia di difesa costruita nei primi anno del XIV secolo e la parte inferiore di un fortilizio quattrocentesco, attribuito a Filippo Brunelleschi, che inglobò le strutture medievali. L'intero complesso militare è stato oggetto della tesi di laurea dell'autore. Il lavoro è stato svolto in due parti. Nella prima, il rilievo architettonico insieme ad una ricerca storica bibliografica ha permesso un'analisi dettagliata del complesso, che ad oggi non è stato oggetto di uno studio monografico specializzato. La seconda parte descrive il progetto di recupero del bastione, finalizzato alla realizzazione di spazi per lo studio dell'Università di Pisa. ABSTRACT.The improvement of the historical patrimony of military architecture in Pisa constitutes a question which in part remains unresolved. Precisely at Porta a Lucca, the widespread indifference shown in the past by the municipal authorities towards the conservation of monuments considered of little importance, allowed the state of degradation to worsen. The gate, positioned at the end of “via del Borgo”, main road of medieval Pisa, has always represented one of the most important access gates to the city; however, today it represents an archaeological site of undisputable importance, for the presence of ruins of Roman Baths and for the military structure intended to defend it. In particular, the sixteenth century bastion of Parlascio, positioned to defend the Renaissance period Porta a Lucca , other than representing a fine model of first generation Italian style bastion, it has an added value, because it preserves inside the structures which previously alternated in the defence of the opening. On its inside, we can still see the original Porta a Lucca, which was built along with the city walls in the XII century, the turreted outer door built later in the XIV century and finally the lower part of the Brunelleschi fortress which, together with the fourteenth century tower, made a tower with three stages as a whole amounting to 41 metres. The entire military complex has been the featuring subject of a degree thesis, which was mainly divided into two parts, that constitute the subject of this paper. In the first part, the releavement, together with an analysis of the historical sources extended to the town layout, has allowed the detailed analysis of the complex, which up to date had not been the subject of a scientific and common study and generally speaking, of a monographic, condensed study. In the second part, a project of reuse of the structure would allow the realisation of multifunctional spaces for the University. Aware of the possibility of the safeguarding and conservation of the monument cannot set aside from the “ratio utilitatis”, the project was directed towards a use of the bastion, comparing the demands deriving from the new use with the necessity of respecting the historical value and allowing the valuation of single examples of military architecture that the complex contains.