In modo autonomo rispetto alla letteratura dominante, il volume attribuisce alla neurolinguistica il compito di esplorare fisiologia e cultura come domini strettamente correlati. A partire da questa proposta, il campo di indagine si allarga ad una descrizione e comprensione della facoltà comunicativa dell'uomo in cui il linguaggio è 'azione' e in cui gesto e vista risultano legati, anche fisiologicamente, quanto - e forse più - di parola e udito. L'approccio senso-motorio, qui adottato, alla produzione e percezione del linguaggio riduce pertanto la distanza tra gesto e parola, la cui mutua interazione, filogenetica e ontogenetica, si scopre fondamento dell'intersoggettività, della comprensione degli altri come processo implicito: comunicare è condivisione di uno spazio d'azione. Centrale nel testo, e colto in termini di rinnovata attualità, è il tema storico dell'arbitrarietà e iconicità linguistiche, calato nella prospettiva di un linguaggio radicato nel corpo e nella mente. Il volume è corredato da un'Appendice in cui si propone, a completamento delle ipotesi avanzate, un'analisi di dati sperimentali da cui emerge una descrizione di gesto e parola - nell'integrazione semantica e temporale che li caratterizza- quali veicoli di informazione correlata, potenziata, accresciuta.
Linguaggio d'azione. Tra linguistica e neurolinguistica
NICOLAI, FLORIDA
2006-01-01
Abstract
In modo autonomo rispetto alla letteratura dominante, il volume attribuisce alla neurolinguistica il compito di esplorare fisiologia e cultura come domini strettamente correlati. A partire da questa proposta, il campo di indagine si allarga ad una descrizione e comprensione della facoltà comunicativa dell'uomo in cui il linguaggio è 'azione' e in cui gesto e vista risultano legati, anche fisiologicamente, quanto - e forse più - di parola e udito. L'approccio senso-motorio, qui adottato, alla produzione e percezione del linguaggio riduce pertanto la distanza tra gesto e parola, la cui mutua interazione, filogenetica e ontogenetica, si scopre fondamento dell'intersoggettività, della comprensione degli altri come processo implicito: comunicare è condivisione di uno spazio d'azione. Centrale nel testo, e colto in termini di rinnovata attualità, è il tema storico dell'arbitrarietà e iconicità linguistiche, calato nella prospettiva di un linguaggio radicato nel corpo e nella mente. Il volume è corredato da un'Appendice in cui si propone, a completamento delle ipotesi avanzate, un'analisi di dati sperimentali da cui emerge una descrizione di gesto e parola - nell'integrazione semantica e temporale che li caratterizza- quali veicoli di informazione correlata, potenziata, accresciuta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.