Il presente volume raccoglie in unità le edizioni critiche, parziali o complessive, di vari testi filosofici epicurei e stoici conservati nei papiri di Ercolano. Esso è il frutto dell'attività ecdotica prevista dal progetto ERC Starting Grant 241184-PHerc: Interactive Edition and Interpretation of Various Works by Epicurean and Stoic Philosophers surviving at Herculaneum finanziato dalla Commissione Europea (FP7, 'Ideas'), che è si è svolto dal 1 ottobre 2009 al 30 settembre 2014 e di cui chi scrive è stato il coordinatore . Tra le opere incluse nel progetto figurano scritti di Epicuro, di un autore vetero-stoico, tradizionalmente identificato con Crisippo, e di Filodemo di Gadara. Al XXV libro del Περὶ φύσεως di Epicuro è stato attribuito PHerc. 454, che sulla base di argomenti bibliologici e paleografici si è dimostrato essere una scorza dell'esemplare conservato in PHerc. 1420/1056 . Ad Aurora Corti e a chi scrive si deve la nuova edizione critica di questo papiro (la prima per la col. 5 (7)) inclusa nella presente raccolta . A un autore presumibilmente epicureo (allo stesso Epicuro, secondo alcuni studiosi) è attribuibile il singolare scritto trasmesso da PHerc. 908/1390 convenzionalmente definito Sulla procreazione, ma più precisamente consacrato al concepimento umano. Di esso abbiamo proposto una nuova edizione critica complessiva , la prima assoluta per i frr. 1-10 e le coll. 1 e 10, arricchita da una serie di nuove letture avanzate da vari studiosi, tra cui il precedente editore, nel corso di un seminario internazionale a ciò destinato . Segue la nuova ricostruzione testuale, la prima interamente basata sull'autopsia del papiro, di PHerc. 1020, coll. 104-112, ad opera di Michele Alessandrelli e di chi scrive, che ha beneficiato anche del prezioso contributo di David Sedley . Si tratta di una testimonianza unica sulle qualità cognitive, logico-dialettiche e morali del sapiente il cui autore è stato identificato con importanti argomenti da Hans von Arnim con il filosofo stoico Crisippo . Di Filodemo di Gadara sono stati inclusi due testi differenti: un'ampia porzione di un libro incerto del Περὶ ῥητορικῆς (PHerc. 1004, coll. 32-84) e uno stralcio della Storia della Stoa (PHerc. 1018, coll. 10 e 33-37). Il primo, ad opera di Christian Vassallo e di chi scrive , consta di quarantotto colonne di testo, di cui ventinove precedentemente inedite, e costituisce la prima delle tre porzioni testuali in cui abbiamo convenzionalmente articolato la nostra nuova edizione . Esso è il risultato di anni di intenso lavoro a stretto contatto con il manoscritto originale e accoglie importanti proposte testuali avanzate da autorevoli studiosi in varie fasi, soprattutto nel corso di uno specifico seminario internazionale a ciò dedicato . Il secondo testo, a cura di chi scrive , coincide con la Vita di Aristone di Chio inclusa da Filodemo nella sezione della Rassegna dei filosofi consacrata agli Stoici. Esso rientra nel progetto di raccolta dei frammenti e delle testimonianze concernenti i filosofi stoici eterodossi attualmente in corso, che si è sostanziato in questi ultimi anni di nuove e importanti acquisizioni papiracee. Il lavoro editoriale attorno a questi e altri testi inclusi nel progetto ERC Starting Grant 241184-PHerc prosegue tuttora a due anni dalla sua conclusione. Attualmente sono in preparazione una nuova edizione critica della seconda porzione testuale di PHerc. 1004 (coll. 85-148), di cui quindici colonne giacciono tuttora inedite, e l'editio princeps di quattordici colonne inedite di PHerc. 1020 (coll. 90-103), probabilmente destinate, per la loro rilevanza, a rivoluzionare le nostre conoscenze concernenti l'epistemologia e l'etica stoiche . Tutte le edizioni, parziali o complessive, incluse nella presente raccolta saranno dotate di introduzione e commento e consegnate nei prossimi mesi alle riviste specializzate. I testi qui editi sono trasmessi, a seconda dei casi, dal manoscritto originale (P) e/o dagli apografi oxoniensi (O) e/o napoletani (N). In particolare, con P si intende la nostra personale autopsia del papiro così come comparata e integrata con le immagini multispettrali ad esso relative. Il testo greco è stampato in colonne e articolato in trascrizione diplomatica e trascrizione letteraria. Nella letteraria, a differenza che nella diplomatica, le correzioni dello scriba così come eventuali spatia vacua e spatiola non sono segnalati. Le convenzioni adottate sono quelle comunemente in uso per le edizioni di papiri greco-egizi. Ad esse si devono aggiungere, per ciò che attiene alla diplomatica, le mezze parentesi quadre superiori ⌈ ⌉, usate per segnalare le lezioni testimoniate solo o in maniera più sicura dai disegni, il grassetto, impiegato per le porzioni di testo ricollocate a partire da sovrapposti e sottoposti e, nella letteraria, l'asterisco sotto una lettera per contraddistinguere una lezione del disegno modificata dall'editore. Nella trascrizione diplomatica le lezioni incerte sono indicate con punti sublineari isolati, quelle certe ma incomplete con lettere puntate. Nella letteraria le prime divengono lettere puntate, le seconde perdono il punto. Sempre nella letteraria, lo iota mutum è ascritto quando risulta tale nelle fonti, sottoscritto quando assente. Nell'apparato della diplomatica le lettere incerte sono descritte indicando tra parentesi tonde le possibili alternative o mediante brevi espressioni verbali, le lettere provenienti da sovrapposti o sottoposti sono segnalate rispettivamente da + e - seguiti dalla cifra araba corrispondente al loro grado di stratificazione (ad esempio + 2 o - 1). Salvo particolari eccezioni, nell'apparato della letteraria si registrano solo i supplementi di precedenti studiosi compatibili con le tracce superstiti e lo spazio disponibile. Essi sono riportati in ordine cronologico secondo le convenzioni proprie della presente edizione. Le letture di precedenti editori da noi accolte nel testo non sono espressamente segnalate.

Testi stoici ed epicurei della collezione ercolanese

Ranocchia G
2016-01-01

Abstract

Il presente volume raccoglie in unità le edizioni critiche, parziali o complessive, di vari testi filosofici epicurei e stoici conservati nei papiri di Ercolano. Esso è il frutto dell'attività ecdotica prevista dal progetto ERC Starting Grant 241184-PHerc: Interactive Edition and Interpretation of Various Works by Epicurean and Stoic Philosophers surviving at Herculaneum finanziato dalla Commissione Europea (FP7, 'Ideas'), che è si è svolto dal 1 ottobre 2009 al 30 settembre 2014 e di cui chi scrive è stato il coordinatore . Tra le opere incluse nel progetto figurano scritti di Epicuro, di un autore vetero-stoico, tradizionalmente identificato con Crisippo, e di Filodemo di Gadara. Al XXV libro del Περὶ φύσεως di Epicuro è stato attribuito PHerc. 454, che sulla base di argomenti bibliologici e paleografici si è dimostrato essere una scorza dell'esemplare conservato in PHerc. 1420/1056 . Ad Aurora Corti e a chi scrive si deve la nuova edizione critica di questo papiro (la prima per la col. 5 (7)) inclusa nella presente raccolta . A un autore presumibilmente epicureo (allo stesso Epicuro, secondo alcuni studiosi) è attribuibile il singolare scritto trasmesso da PHerc. 908/1390 convenzionalmente definito Sulla procreazione, ma più precisamente consacrato al concepimento umano. Di esso abbiamo proposto una nuova edizione critica complessiva , la prima assoluta per i frr. 1-10 e le coll. 1 e 10, arricchita da una serie di nuove letture avanzate da vari studiosi, tra cui il precedente editore, nel corso di un seminario internazionale a ciò destinato . Segue la nuova ricostruzione testuale, la prima interamente basata sull'autopsia del papiro, di PHerc. 1020, coll. 104-112, ad opera di Michele Alessandrelli e di chi scrive, che ha beneficiato anche del prezioso contributo di David Sedley . Si tratta di una testimonianza unica sulle qualità cognitive, logico-dialettiche e morali del sapiente il cui autore è stato identificato con importanti argomenti da Hans von Arnim con il filosofo stoico Crisippo . Di Filodemo di Gadara sono stati inclusi due testi differenti: un'ampia porzione di un libro incerto del Περὶ ῥητορικῆς (PHerc. 1004, coll. 32-84) e uno stralcio della Storia della Stoa (PHerc. 1018, coll. 10 e 33-37). Il primo, ad opera di Christian Vassallo e di chi scrive , consta di quarantotto colonne di testo, di cui ventinove precedentemente inedite, e costituisce la prima delle tre porzioni testuali in cui abbiamo convenzionalmente articolato la nostra nuova edizione . Esso è il risultato di anni di intenso lavoro a stretto contatto con il manoscritto originale e accoglie importanti proposte testuali avanzate da autorevoli studiosi in varie fasi, soprattutto nel corso di uno specifico seminario internazionale a ciò dedicato . Il secondo testo, a cura di chi scrive , coincide con la Vita di Aristone di Chio inclusa da Filodemo nella sezione della Rassegna dei filosofi consacrata agli Stoici. Esso rientra nel progetto di raccolta dei frammenti e delle testimonianze concernenti i filosofi stoici eterodossi attualmente in corso, che si è sostanziato in questi ultimi anni di nuove e importanti acquisizioni papiracee. Il lavoro editoriale attorno a questi e altri testi inclusi nel progetto ERC Starting Grant 241184-PHerc prosegue tuttora a due anni dalla sua conclusione. Attualmente sono in preparazione una nuova edizione critica della seconda porzione testuale di PHerc. 1004 (coll. 85-148), di cui quindici colonne giacciono tuttora inedite, e l'editio princeps di quattordici colonne inedite di PHerc. 1020 (coll. 90-103), probabilmente destinate, per la loro rilevanza, a rivoluzionare le nostre conoscenze concernenti l'epistemologia e l'etica stoiche . Tutte le edizioni, parziali o complessive, incluse nella presente raccolta saranno dotate di introduzione e commento e consegnate nei prossimi mesi alle riviste specializzate. I testi qui editi sono trasmessi, a seconda dei casi, dal manoscritto originale (P) e/o dagli apografi oxoniensi (O) e/o napoletani (N). In particolare, con P si intende la nostra personale autopsia del papiro così come comparata e integrata con le immagini multispettrali ad esso relative. Il testo greco è stampato in colonne e articolato in trascrizione diplomatica e trascrizione letteraria. Nella letteraria, a differenza che nella diplomatica, le correzioni dello scriba così come eventuali spatia vacua e spatiola non sono segnalati. Le convenzioni adottate sono quelle comunemente in uso per le edizioni di papiri greco-egizi. Ad esse si devono aggiungere, per ciò che attiene alla diplomatica, le mezze parentesi quadre superiori ⌈ ⌉, usate per segnalare le lezioni testimoniate solo o in maniera più sicura dai disegni, il grassetto, impiegato per le porzioni di testo ricollocate a partire da sovrapposti e sottoposti e, nella letteraria, l'asterisco sotto una lettera per contraddistinguere una lezione del disegno modificata dall'editore. Nella trascrizione diplomatica le lezioni incerte sono indicate con punti sublineari isolati, quelle certe ma incomplete con lettere puntate. Nella letteraria le prime divengono lettere puntate, le seconde perdono il punto. Sempre nella letteraria, lo iota mutum è ascritto quando risulta tale nelle fonti, sottoscritto quando assente. Nell'apparato della diplomatica le lettere incerte sono descritte indicando tra parentesi tonde le possibili alternative o mediante brevi espressioni verbali, le lettere provenienti da sovrapposti o sottoposti sono segnalate rispettivamente da + e - seguiti dalla cifra araba corrispondente al loro grado di stratificazione (ad esempio + 2 o - 1). Salvo particolari eccezioni, nell'apparato della letteraria si registrano solo i supplementi di precedenti studiosi compatibili con le tracce superstiti e lo spazio disponibile. Essi sono riportati in ordine cronologico secondo le convenzioni proprie della presente edizione. Le letture di precedenti editori da noi accolte nel testo non sono espressamente segnalate.
2016
979-12-200-1273-7
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