Sebbene, negli ultimi anni in tema di “governo del territorio”, sia ormai acquisita la necessità di procedere alla Valutazione Ambientale, e nello specifico alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica, direttiva 2001/42/CE), e molto si sia riflettuto sulla sua applicazione ai piani ed ai programmi strategici, un ampio gap è ancora evidente quando si tratta di valutazione degli strumenti che intervengono nell’ultima fase del processo di pianificazione (strumenti attuativi/operativi). La ricerca, di cui in questa sede si illustra la prima fase, affronta il tema del rapporto tra pratica valutativa e iter pianificatorio, con l’obiettivo di individuare quale sia il passaggio critico che arresta il processo di valutazione proprio nella fase più delicata, in cui principi stabiliti nei piani generali intervengono sul territorio definendone le trasformazioni reali. Il ritardo il Governo Italiano ha manifestato nel recepimento della direttiva europea e la carenza di metodologie generalizzabili in letteratura, comporta un panorama regionale molto differenziato. Con l’obiettivo di fare un primo punto della situazione normativa in Italia, il lavoro, che qui viene presentato, analizza le normative regionali in materia di Valutazione e di Pianificazione Urbanistica, e consiste nella classificazione delle regioni italiane in relazione ad una serie di criteri atti a valutare sia aspetti più immediati, quali il livello di corrispondenza tra le leggi regionali e la direttiva europea e la loro capacità di prescrivere strumenti di valutazione specifici, sia aspetti relativi alla capacità di prefigurare metodologie operative efficienti in virtù della esistenza di apparati tecnico/amministrativi efficienti o della attuazione di consuetudini consolidate di valutazione anche al di fuori di un apparato normativo specifico.
Sei anni dalla VAS: le regioni e la valutazione dei piani a scala locale
SANTINI, LUISA
2007-01-01
Abstract
Sebbene, negli ultimi anni in tema di “governo del territorio”, sia ormai acquisita la necessità di procedere alla Valutazione Ambientale, e nello specifico alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica, direttiva 2001/42/CE), e molto si sia riflettuto sulla sua applicazione ai piani ed ai programmi strategici, un ampio gap è ancora evidente quando si tratta di valutazione degli strumenti che intervengono nell’ultima fase del processo di pianificazione (strumenti attuativi/operativi). La ricerca, di cui in questa sede si illustra la prima fase, affronta il tema del rapporto tra pratica valutativa e iter pianificatorio, con l’obiettivo di individuare quale sia il passaggio critico che arresta il processo di valutazione proprio nella fase più delicata, in cui principi stabiliti nei piani generali intervengono sul territorio definendone le trasformazioni reali. Il ritardo il Governo Italiano ha manifestato nel recepimento della direttiva europea e la carenza di metodologie generalizzabili in letteratura, comporta un panorama regionale molto differenziato. Con l’obiettivo di fare un primo punto della situazione normativa in Italia, il lavoro, che qui viene presentato, analizza le normative regionali in materia di Valutazione e di Pianificazione Urbanistica, e consiste nella classificazione delle regioni italiane in relazione ad una serie di criteri atti a valutare sia aspetti più immediati, quali il livello di corrispondenza tra le leggi regionali e la direttiva europea e la loro capacità di prescrivere strumenti di valutazione specifici, sia aspetti relativi alla capacità di prefigurare metodologie operative efficienti in virtù della esistenza di apparati tecnico/amministrativi efficienti o della attuazione di consuetudini consolidate di valutazione anche al di fuori di un apparato normativo specifico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.