È stato mostrato da parte di vari studiosi come le scienze del libro e del documento (Library and information science, LIS) e la cultura digitale (o Digital humanities, DH) abbiano alcuni importanti punti di contatto che non si fermano ai vari temi di interesse comune e agli intenti condivisi. Data la loro forte componente ‘pratica’, sia le scienze del libro e del documento sia le digital humanities condividono una condizione, non sempre risolta, a metà tra la disciplina accademica a sé stante e il supporto alla ricerca per altri settori scientifici; partendo dalla teoria del caos delle discipline formulata da Andrew Abbott, in particolare, la natura della LIS è stata definita ‘interstiziale’, tendente cioè a occupare spazi tra altre aree scientifiche, caratteristica da cui deriva la difficoltà di definire con esattezza l’identità del campo di studio. Purtroppo, soprattutto in Italia l’applicazione di schemi talvolta troppo rigidi di definizione dei singoli settori disciplinari nelle procedure valutative per l’assegnazione dei fondi di ricerca e l’avanzamento nella carriera rischiano di penalizzare aree con confini sfumati come la LIS e le DH. I numerosi elementi in comune esistenti e il fatto che molti progetti di Digital humanities avvengono e coinvolgono archivi e biblioteche fanno ipotizzare la possibilità di una maggiore sinergia tra le due discipline da cui attingere nuove forze e nuovi spunti per entrambi i campi.

“Se alzi un muro, pensa a ciò che resta fuori!”: le discipline del libro e del documento e la cultura digitale in Italia

turbanti simona
2021-01-01

Abstract

È stato mostrato da parte di vari studiosi come le scienze del libro e del documento (Library and information science, LIS) e la cultura digitale (o Digital humanities, DH) abbiano alcuni importanti punti di contatto che non si fermano ai vari temi di interesse comune e agli intenti condivisi. Data la loro forte componente ‘pratica’, sia le scienze del libro e del documento sia le digital humanities condividono una condizione, non sempre risolta, a metà tra la disciplina accademica a sé stante e il supporto alla ricerca per altri settori scientifici; partendo dalla teoria del caos delle discipline formulata da Andrew Abbott, in particolare, la natura della LIS è stata definita ‘interstiziale’, tendente cioè a occupare spazi tra altre aree scientifiche, caratteristica da cui deriva la difficoltà di definire con esattezza l’identità del campo di studio. Purtroppo, soprattutto in Italia l’applicazione di schemi talvolta troppo rigidi di definizione dei singoli settori disciplinari nelle procedure valutative per l’assegnazione dei fondi di ricerca e l’avanzamento nella carriera rischiano di penalizzare aree con confini sfumati come la LIS e le DH. I numerosi elementi in comune esistenti e il fatto che molti progetti di Digital humanities avvengono e coinvolgono archivi e biblioteche fanno ipotizzare la possibilità di una maggiore sinergia tra le due discipline da cui attingere nuove forze e nuovi spunti per entrambi i campi.
2021
978-88-907905-7-7
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