Il volume si occupa della trasformazione epocale di cui negli ultimi decenni sono state oggetto la sofferenza e la patologia psichica, che hanno finito per essere considerate non come esperienze complesse, ma solo in una dimensione di ineluttabilità e di radicale distanza nei confronti delle aspettative dell’ambiente. Il libro affronta, congiuntamente, la possibilità di una prevenzione di carattere pedagogico rispetto alle patologie in incremento come la depressione, i disturbi di personalità, i disturbi d’ansia, l’anoressia nervosa e la bulimia. Non sembra possibile, infatti, sottrarsi alla deriva patologica evitando le situazioni di ansia o di paura, ma, al contrario, attraversando, anche precocemente, queste regioni dell’esistenza. Questo è il senso di un’educazione alla fragilità, all’ansia, al dolore e alla solitudine. Nel luogo segreto dell’angoscia, rappresentato dalla paura di una perdita dell’identità, la pedagogia può assumere un ruolo di prevenzione, poiché è possibile educare i soggetti, in ogni età del ciclo di vita, a convivere con l’ansia quotidiana, ad attraversare le paure e i conflitti, a trasformare la sofferenza stessa da elemento distruttivo in risorsa creativa.
Sofferenza psichica e pedagogia. Educare all'ansia, alla fragilità e alla solitudine
GALANTI, MARIA ANTONELLA
2007-01-01
Abstract
Il volume si occupa della trasformazione epocale di cui negli ultimi decenni sono state oggetto la sofferenza e la patologia psichica, che hanno finito per essere considerate non come esperienze complesse, ma solo in una dimensione di ineluttabilità e di radicale distanza nei confronti delle aspettative dell’ambiente. Il libro affronta, congiuntamente, la possibilità di una prevenzione di carattere pedagogico rispetto alle patologie in incremento come la depressione, i disturbi di personalità, i disturbi d’ansia, l’anoressia nervosa e la bulimia. Non sembra possibile, infatti, sottrarsi alla deriva patologica evitando le situazioni di ansia o di paura, ma, al contrario, attraversando, anche precocemente, queste regioni dell’esistenza. Questo è il senso di un’educazione alla fragilità, all’ansia, al dolore e alla solitudine. Nel luogo segreto dell’angoscia, rappresentato dalla paura di una perdita dell’identità, la pedagogia può assumere un ruolo di prevenzione, poiché è possibile educare i soggetti, in ogni età del ciclo di vita, a convivere con l’ansia quotidiana, ad attraversare le paure e i conflitti, a trasformare la sofferenza stessa da elemento distruttivo in risorsa creativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.