Il volume riguarda l'azione esterna dell'Union europea; dunque, si occupa del ruolo dell’Unione europea nella sfera delle relazioni internazionali. La proiezione esterna dell'UE si è concretizzata nel corso degli anni in un variegato ventaglio di attività di differente natura svolte dalle Istituzioni e dal Servizio europeo per l’azione esterna: rapporti di natura diplomatica con Stati terzi, relazioni con organizzazioni internazionali universali e regionali, partecipazione a conferenze diplomatiche multilaterali e soprattutto stipulazione di accordi bilaterali o plurilaterali ma anche intese di natura politica. Questa collettanea si prefigge l’obiettivo di ricomporre le varie manifestazioni del potere estero in un quadro unitario che, tuttavia, tenga conto delle specifiche caratteristiche di ciascuna politica o competenza di rilievo esterno. Il nostro lavoro esamina le differenti e numerose componenti di cui si articola l’Azione esterna dell’Unione, non solo nei suoi sviluppi istituzionali, normativi e giurisprudenziali, ma anche nelle sue ineliminabili interazioni con le vicende geopolitiche a livello globale. Infatti, ancorché i vari contributi abbiano un taglio eminentemente giuridico, non sono tuttavia state trascurate prospettive diverse da cui osservare l’evolversi del ruolo dell’Unione e delle sue competenze nella sfera internazionale. Un’opera, dunque, in cui l’analisi giuridica di istituti, norme e giurisprudenza è inquadrata nel contesto geopolitico ed è condotta alla luce delle numerose sfide che l’Unione è chiamata quotidianamente ad affrontare. Il Volume - che è costituito da 14 capitoli, ciascuno dei quali è autonomo l’uno dall’altro - può essere idealmente suddiviso in due parti. Una prima relativa alla trattazione di argomenti di carattere generale e trasversale (capitoli 1-5) in cui viene esaminato il ruolo dell’Unione nella sfera delle relazioni internazionali in rapporto alle competenze che le sono state attribuite dai Trattati. Questa prima parte si occupa, in particolare, di illustrare la distinzione tra la politica estera e di sicurezza comune e le altre politiche di rilievo esterno dell’Unione e le ambiguità che ne derivano in relazione ad un’Azione esterna concepita come unificata (cap. 1). I successivi capitoli 2, 3 e 4 si focalizzano, a loro volta, sulla principale manifestazione del potere estero di un soggetto di diritto internazionale: cioè il potere di concludere accordi. Sono di conseguenza trattate questioni quali il fondamento della competenza dell’Unione a stipulare (cap. 2), la procedura di conclusione degli accordi (cap. 3) e gli effetti che accordi così conclusi producono nell’ordinamento UE (cap. 4). Il cap. 5 affronta il tema del rapporto tra l’Unione e altre organizzazioni internazionali. La seconda parte è dedicata all’esame di competenze settoriali e di altre specifiche politiche a rilievo esterno, tra le quali la politica commerciale comune (cap. 6), la politica monetaria nella sua dimensione esterna (cap. 7), la cooperazione allo sviluppo, l’aiuto umanitario e la cooperazione tecnica e finanziaria (cap. 8); la politica di vicinato (art. 9); la sicurezza energetica e l’ambiente (cap. 10). Una attenzione particolare è rivolta alla politica estera e di sicurezza comune (PESC) (cap. 11), compresa la politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) (cap. 13) e all’azione dell’Unione volta a sanzionare la condotta di Stati terzi o persone fisiche e giuridiche (cap. 12). Infine, non poteva non essere trattato il tema del recesso, dopo le note vicende legate alla Brexit (cap. 14).

L'azione esterna dell'Unione europea

Poli, S.
2021-01-01

Abstract

Il volume riguarda l'azione esterna dell'Union europea; dunque, si occupa del ruolo dell’Unione europea nella sfera delle relazioni internazionali. La proiezione esterna dell'UE si è concretizzata nel corso degli anni in un variegato ventaglio di attività di differente natura svolte dalle Istituzioni e dal Servizio europeo per l’azione esterna: rapporti di natura diplomatica con Stati terzi, relazioni con organizzazioni internazionali universali e regionali, partecipazione a conferenze diplomatiche multilaterali e soprattutto stipulazione di accordi bilaterali o plurilaterali ma anche intese di natura politica. Questa collettanea si prefigge l’obiettivo di ricomporre le varie manifestazioni del potere estero in un quadro unitario che, tuttavia, tenga conto delle specifiche caratteristiche di ciascuna politica o competenza di rilievo esterno. Il nostro lavoro esamina le differenti e numerose componenti di cui si articola l’Azione esterna dell’Unione, non solo nei suoi sviluppi istituzionali, normativi e giurisprudenziali, ma anche nelle sue ineliminabili interazioni con le vicende geopolitiche a livello globale. Infatti, ancorché i vari contributi abbiano un taglio eminentemente giuridico, non sono tuttavia state trascurate prospettive diverse da cui osservare l’evolversi del ruolo dell’Unione e delle sue competenze nella sfera internazionale. Un’opera, dunque, in cui l’analisi giuridica di istituti, norme e giurisprudenza è inquadrata nel contesto geopolitico ed è condotta alla luce delle numerose sfide che l’Unione è chiamata quotidianamente ad affrontare. Il Volume - che è costituito da 14 capitoli, ciascuno dei quali è autonomo l’uno dall’altro - può essere idealmente suddiviso in due parti. Una prima relativa alla trattazione di argomenti di carattere generale e trasversale (capitoli 1-5) in cui viene esaminato il ruolo dell’Unione nella sfera delle relazioni internazionali in rapporto alle competenze che le sono state attribuite dai Trattati. Questa prima parte si occupa, in particolare, di illustrare la distinzione tra la politica estera e di sicurezza comune e le altre politiche di rilievo esterno dell’Unione e le ambiguità che ne derivano in relazione ad un’Azione esterna concepita come unificata (cap. 1). I successivi capitoli 2, 3 e 4 si focalizzano, a loro volta, sulla principale manifestazione del potere estero di un soggetto di diritto internazionale: cioè il potere di concludere accordi. Sono di conseguenza trattate questioni quali il fondamento della competenza dell’Unione a stipulare (cap. 2), la procedura di conclusione degli accordi (cap. 3) e gli effetti che accordi così conclusi producono nell’ordinamento UE (cap. 4). Il cap. 5 affronta il tema del rapporto tra l’Unione e altre organizzazioni internazionali. La seconda parte è dedicata all’esame di competenze settoriali e di altre specifiche politiche a rilievo esterno, tra le quali la politica commerciale comune (cap. 6), la politica monetaria nella sua dimensione esterna (cap. 7), la cooperazione allo sviluppo, l’aiuto umanitario e la cooperazione tecnica e finanziaria (cap. 8); la politica di vicinato (art. 9); la sicurezza energetica e l’ambiente (cap. 10). Una attenzione particolare è rivolta alla politica estera e di sicurezza comune (PESC) (cap. 11), compresa la politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) (cap. 13) e all’azione dell’Unione volta a sanzionare la condotta di Stati terzi o persone fisiche e giuridiche (cap. 12). Infine, non poteva non essere trattato il tema del recesso, dopo le note vicende legate alla Brexit (cap. 14).
2021
9791259762177
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1123508
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