L’approvazione e l’attuazione della riforma dei servizi sociali in Italia si inseriscono in un contesto di generale trasformazione delle politiche di assistenza nei paesi occidentali, di cui si possono cogliere quattro principali fattori: l’idea di attivazione, che mira ad accompagnare o imporre una maggiore autonomia dei cittadini nel rispondere ai propri bisogni; la crescente decentralizzazione delle funzioni istituzionali; il mutare delle logiche di intervento verso la prestazione e il sostegno alla reciprocità familiare e comunitaria; l’affermarsi del principio di sussidiarietà e di nuove forme di governo e di gestione miste tra pubblico e privato. Questi cambiamenti coinvolgono significativamente le politiche rivolte agli anziani la cui condizione è andata a sua volta mutando in modo multiforme e non sempre facilmente comprensibile alle stesse istituzioni del welfare. E interessa particolarmente la costruzione dei piani sociali di zona, di cui questo lavoro prova a mettere a fuoco i processi in corso e i principali problemi emergenti, muovendo dai risultati di una ricerca promossa dalla Fnp - Cisl di Brescia e sostenuta dai locali Sindacati Pensionati Spi Cgil e Uilp Uil. In particolare il libro analizza alcuni effetti che vanno producendosi sulla formazione della domanda e dell’offerta di servizi in relazione ai diversi modi in cui i principi della riforma sono declinati, e in relazione al mutare della condizione anziana. E analizza come cambiano i ruoli e i rapporti tra gli attori istituzionali, il mondo del nonprofit, i cittadini e le famiglie, sempre più reciprocamente corresponsabili del tentativo di promuovere e tutelare il benessere e realizzare la cura.

Condizione anziana, sussidiarietà e programmazione locale: Pratiche di ristrutturazione territoriale nelle politiche sociali

VILLA, MATTEO;
2007-01-01

Abstract

L’approvazione e l’attuazione della riforma dei servizi sociali in Italia si inseriscono in un contesto di generale trasformazione delle politiche di assistenza nei paesi occidentali, di cui si possono cogliere quattro principali fattori: l’idea di attivazione, che mira ad accompagnare o imporre una maggiore autonomia dei cittadini nel rispondere ai propri bisogni; la crescente decentralizzazione delle funzioni istituzionali; il mutare delle logiche di intervento verso la prestazione e il sostegno alla reciprocità familiare e comunitaria; l’affermarsi del principio di sussidiarietà e di nuove forme di governo e di gestione miste tra pubblico e privato. Questi cambiamenti coinvolgono significativamente le politiche rivolte agli anziani la cui condizione è andata a sua volta mutando in modo multiforme e non sempre facilmente comprensibile alle stesse istituzioni del welfare. E interessa particolarmente la costruzione dei piani sociali di zona, di cui questo lavoro prova a mettere a fuoco i processi in corso e i principali problemi emergenti, muovendo dai risultati di una ricerca promossa dalla Fnp - Cisl di Brescia e sostenuta dai locali Sindacati Pensionati Spi Cgil e Uilp Uil. In particolare il libro analizza alcuni effetti che vanno producendosi sulla formazione della domanda e dell’offerta di servizi in relazione ai diversi modi in cui i principi della riforma sono declinati, e in relazione al mutare della condizione anziana. E analizza come cambiano i ruoli e i rapporti tra gli attori istituzionali, il mondo del nonprofit, i cittadini e le famiglie, sempre più reciprocamente corresponsabili del tentativo di promuovere e tutelare il benessere e realizzare la cura.
2007
Villa, Matteo; Clerici, Mario
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