Riflessione sulla realtà dell'epitafio quale genere praticato nell'Atene del V e del IV secolo e ad un tempo riflessione sulla potenzialità dell'epitafio quale genere conciliabile con il sapere. L'epitafio non è da condannare, proprio per il fascino che possiede: se ha il contenuto che deriva dal sapere, non è pericoloso per l'anima.
Epitafio e malia dell'anima: Gorgia nel Menesseno di Platone
TULLI, MAURO
2007-01-01
Abstract
Riflessione sulla realtà dell'epitafio quale genere praticato nell'Atene del V e del IV secolo e ad un tempo riflessione sulla potenzialità dell'epitafio quale genere conciliabile con il sapere. L'epitafio non è da condannare, proprio per il fascino che possiede: se ha il contenuto che deriva dal sapere, non è pericoloso per l'anima.File in questo prodotto:
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