Il volume raccoglie studi a tema prevalentemente estetico ed ermeneutico, offerti in memoria di Leonardo Amoroso da amici, colleghi e allievi a un anno dalla sua scomparsa. Non si è voluto in questo modo solo porgere un doveroso omaggio, ma anche presentare una testimonianza del carattere vivo dell’eredità di Amoroso, che è tanto solida quanto multiforme, così come era stata la sua attività in vita. Pur consapevoli che un volume non avrebbe potuto in nessun caso rendere piena giustizia a questa eredità vivente, la speranza è di restituirne almeno un’immagine non troppo inadeguata. Si parte dalla questione fondamentale della definizione e statuto dell’estetica, cui segue un omaggio alla filosofia antica. Vi si trovano poi i “classici” dell’estetica, e innanzitutto quei padri o fondatori o battisti cui Amoroso ha dedicato sempre tanta attenzione: Vico, Baumgarten, e le loro riprese contemporanee. E naturalmente Kant, qui messo a tema anche nei suoi rapporti con l’estetica dell’idealismo, in particolare hegeliano. Vengono poi classici e romantici, partendo da Diderot e passando per Schiller. Non potevano mancare i riferimenti, non solo estetici, all’ermeneutica e all’esistenzialismo, rappresentati da Heidegger e Kierkegaard. Chiude il volume un’ulteriore incursione teorica sui legami dell’estetica con le arti, con la natura e la funzione del bello, e con pratiche religiose, scientifiche ed educative.
Ragione estetica ed ermeneutica del senso. Studi in memoria di Leonardo Amoroso
SIani ALBERTO L.Primo
2022-01-01
Abstract
Il volume raccoglie studi a tema prevalentemente estetico ed ermeneutico, offerti in memoria di Leonardo Amoroso da amici, colleghi e allievi a un anno dalla sua scomparsa. Non si è voluto in questo modo solo porgere un doveroso omaggio, ma anche presentare una testimonianza del carattere vivo dell’eredità di Amoroso, che è tanto solida quanto multiforme, così come era stata la sua attività in vita. Pur consapevoli che un volume non avrebbe potuto in nessun caso rendere piena giustizia a questa eredità vivente, la speranza è di restituirne almeno un’immagine non troppo inadeguata. Si parte dalla questione fondamentale della definizione e statuto dell’estetica, cui segue un omaggio alla filosofia antica. Vi si trovano poi i “classici” dell’estetica, e innanzitutto quei padri o fondatori o battisti cui Amoroso ha dedicato sempre tanta attenzione: Vico, Baumgarten, e le loro riprese contemporanee. E naturalmente Kant, qui messo a tema anche nei suoi rapporti con l’estetica dell’idealismo, in particolare hegeliano. Vengono poi classici e romantici, partendo da Diderot e passando per Schiller. Non potevano mancare i riferimenti, non solo estetici, all’ermeneutica e all’esistenzialismo, rappresentati da Heidegger e Kierkegaard. Chiude il volume un’ulteriore incursione teorica sui legami dell’estetica con le arti, con la natura e la funzione del bello, e con pratiche religiose, scientifiche ed educative.File | Dimensione | Formato | |
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