L’archivio comunale postunitario di Volterra conserva il carteggio di scambio tra enti pubblici e privati, raccoglie una parte dei progetti disegnati o approvati e contribuisce a ricostruire con precisione filologica il panorama dei restauri e del rinnovo urbano che ha caratterizzato la città tra ottocento e novecento. I cantieri aperti in Volterra furono il centro di sperimentazione per i restauri in stile in cui si cimentarono i maggiori architetti e ingegneri toscani e italiani. Dalla documentazione emergono nomi importanti coinvolti nelle varie fasi di rinnovo della città. Alla fine dell’ottocento Volterra inizia a dotarsi delle infrastrutture necessarie per migliorare la qualità della vita ai suoi cittadini e per iniziare a promuovere il turismo sul territorio, ricco di testimonianze archeologiche e architettoniche. Si rettificano le strade per migliorare la viabilità, si progetta un nuovo museo per dare visibilità ai tesori della città, si decide di spostare in luoghi più adeguati il mercato e la pescheria, situati nella piazza maggiore, si realizza un nuovo cimitero al di fuori delle mura della città. Le famiglie nobili volterrane, impegnate in politica e nel settore culturale, muovono le fila di questo fervente momento di rinnovo. Il Comune impone di rendere “decorose” le facciate e sollecita il “ripristino” dei palazzi che prospettano sulle strade principali. Si dota di alcuni strumenti necessari alla gestione e sorveglianza del decoro urbano: un articolato regolamento edilizio, una commissione di vigilanza, una scuola di architettura.

Rinnovo urbano a Volterra tra Ottocento e Novecento

ULIVIERI, DENISE;
2007-01-01

Abstract

L’archivio comunale postunitario di Volterra conserva il carteggio di scambio tra enti pubblici e privati, raccoglie una parte dei progetti disegnati o approvati e contribuisce a ricostruire con precisione filologica il panorama dei restauri e del rinnovo urbano che ha caratterizzato la città tra ottocento e novecento. I cantieri aperti in Volterra furono il centro di sperimentazione per i restauri in stile in cui si cimentarono i maggiori architetti e ingegneri toscani e italiani. Dalla documentazione emergono nomi importanti coinvolti nelle varie fasi di rinnovo della città. Alla fine dell’ottocento Volterra inizia a dotarsi delle infrastrutture necessarie per migliorare la qualità della vita ai suoi cittadini e per iniziare a promuovere il turismo sul territorio, ricco di testimonianze archeologiche e architettoniche. Si rettificano le strade per migliorare la viabilità, si progetta un nuovo museo per dare visibilità ai tesori della città, si decide di spostare in luoghi più adeguati il mercato e la pescheria, situati nella piazza maggiore, si realizza un nuovo cimitero al di fuori delle mura della città. Le famiglie nobili volterrane, impegnate in politica e nel settore culturale, muovono le fila di questo fervente momento di rinnovo. Il Comune impone di rendere “decorose” le facciate e sollecita il “ripristino” dei palazzi che prospettano sulle strade principali. Si dota di alcuni strumenti necessari alla gestione e sorveglianza del decoro urbano: un articolato regolamento edilizio, una commissione di vigilanza, una scuola di architettura.
2007
Ulivieri, Denise; Benassi, L.
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