Il contributo è stato letto a una tavola rotonda sulla edizione Diderot, organizzata dal sottoscritto a Pisa nel 2006 e i cui atti sono stati pubblicati, sempre a cura del sottoscritto e di Didier Kahn, nel 2007 (L’édition du dernier Diderot. Pour un Diderot électronique, Paris, Hermann, 2007, 294p.). L’articolo prende posizione su una discussione concernente il linguaggio diderotiano che ha caratterizzato, a partire dagli anni 1970/1980, gli studi sul philosophe. Da una parte, J. Proust ha sostenuto che Diderot, ad esempio, nel Neveu de Rameau, non è riuscito ad arrivare a un linguaggio ‘scientifico’ (inteso in senso althusseriano; cfr. De l’Encyclopédie au Neveu de Rameau: l’objet et le texte, in Recherches nouvelles sur quelques écrivains des Lumières, Genève, Droz, 1972); dall’altra parte, J. Chouillet ha risposto che Diderot non arriva al linguaggio scientifico, perché è un ‘poeta’, un poeta dell’energia (così come è definito nel suo volume, Diderot, poète de l’énergie, Paris, PUF, 1984). Prendendo posizione su tale dibattito, la tesi presentata nel contributo mira a sottolineare che l’uso di immagini, figure, metafore nel linguaggio diderotiano è perfettamente spiegabile prendendo in considerazione aspetti e forme di linguaggio codificato (o ipercodificato) corrente al suo tempo. La serie di esempi presentati nel contributo illustra perfettamente tale tesi.
Titolo: | Quelques images du langage politique de Diderot |
Autori: | |
Anno del prodotto: | 2007 |
Abstract: | Il contributo è stato letto a una tavola rotonda sulla edizione Diderot, organizzata dal sottoscritto a Pisa nel 2006 e i cui atti sono stati pubblicati, sempre a cura del sottoscritto e di Didier Kahn, nel 2007 (L’édition du dernier Diderot. Pour un Diderot électronique, Paris, Hermann, 2007, 294p.). L’articolo prende posizione su una discussione concernente il linguaggio diderotiano che ha caratterizzato, a partire dagli anni 1970/1980, gli studi sul philosophe. Da una parte, J. Proust ha sostenuto che Diderot, ad esempio, nel Neveu de Rameau, non è riuscito ad arrivare a un linguaggio ‘scientifico’ (inteso in senso althusseriano; cfr. De l’Encyclopédie au Neveu de Rameau: l’objet et le texte, in Recherches nouvelles sur quelques écrivains des Lumières, Genève, Droz, 1972); dall’altra parte, J. Chouillet ha risposto che Diderot non arriva al linguaggio scientifico, perché è un ‘poeta’, un poeta dell’energia (così come è definito nel suo volume, Diderot, poète de l’énergie, Paris, PUF, 1984). Prendendo posizione su tale dibattito, la tesi presentata nel contributo mira a sottolineare che l’uso di immagini, figure, metafore nel linguaggio diderotiano è perfettamente spiegabile prendendo in considerazione aspetti e forme di linguaggio codificato (o ipercodificato) corrente al suo tempo. La serie di esempi presentati nel contributo illustra perfettamente tale tesi. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11568/115969 |
ISBN: | 9782705667092 |
Appare nelle tipologie: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |