Le aziende teatrali hanno subito negli ultimi anni numerosi mutamenti, originati, in primo luogo, dall’evoluzione normativa che, nel corso del tempo, ha tentato di regolare un settore che si trova spesso ad affrontare momenti di tensione non soltanto economica, ma anche sociale. La crisi economico-finanziaria che, investe da anni, queste istituzioni ha costretto i soggetti operanti nel settore a ricercare equilibri nuovi. In definitiva, oggi non si tratta più soltanto di bilanciare il complesso sistema di finanziamento tra contributi pubblici, sovvenzioni private e risorse autoprodotte. In un contesto sempre più insidioso, si rende pressante l’esigenza di raggiungere e salvaguardare equilibri in termini economici, finanziari e patrimoniali, grazie anche al sostegno di sistemi di misurazione delle performance appositamente studiati in base alle specificità di ogni Teatro. Il presente lavoro si dedica non solo all’approfondimento degli aspetti di gestione di queste particolari realtà, ma tratta anche le questioni prettamente contabili relative: al bilancio di esercizio, e alla contabilità per l’alta direzione. In tale ambito risultano ancora aperti dibattiti sulla migliore rappresentazione di alcune poste contabili, primo fra tutti il patrimonio netto. La trattazione teorica è stata, in ultimo, arricchita con lo studio di una realtà operativa di particolare interesse. Nell’ultimo capitolo ci siamo, infatti, dedicati all’osservazione del caso del Teatro alla Scala di Milano. Il confronto tra gli aspetti teorici e le risultanze empiriche ci ha consentito di sviluppare alcune considerazioni di sintesi, utili per la «chiusura» del percorso di ricerca intrapreso.
I teatri lirici: profili economico-aziendali. Il Teatro alla Scala
Pierotti, MR
2012-01-01
Abstract
Le aziende teatrali hanno subito negli ultimi anni numerosi mutamenti, originati, in primo luogo, dall’evoluzione normativa che, nel corso del tempo, ha tentato di regolare un settore che si trova spesso ad affrontare momenti di tensione non soltanto economica, ma anche sociale. La crisi economico-finanziaria che, investe da anni, queste istituzioni ha costretto i soggetti operanti nel settore a ricercare equilibri nuovi. In definitiva, oggi non si tratta più soltanto di bilanciare il complesso sistema di finanziamento tra contributi pubblici, sovvenzioni private e risorse autoprodotte. In un contesto sempre più insidioso, si rende pressante l’esigenza di raggiungere e salvaguardare equilibri in termini economici, finanziari e patrimoniali, grazie anche al sostegno di sistemi di misurazione delle performance appositamente studiati in base alle specificità di ogni Teatro. Il presente lavoro si dedica non solo all’approfondimento degli aspetti di gestione di queste particolari realtà, ma tratta anche le questioni prettamente contabili relative: al bilancio di esercizio, e alla contabilità per l’alta direzione. In tale ambito risultano ancora aperti dibattiti sulla migliore rappresentazione di alcune poste contabili, primo fra tutti il patrimonio netto. La trattazione teorica è stata, in ultimo, arricchita con lo studio di una realtà operativa di particolare interesse. Nell’ultimo capitolo ci siamo, infatti, dedicati all’osservazione del caso del Teatro alla Scala di Milano. Il confronto tra gli aspetti teorici e le risultanze empiriche ci ha consentito di sviluppare alcune considerazioni di sintesi, utili per la «chiusura» del percorso di ricerca intrapreso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.