Pubblicato postumo nel 1991, Convalescenza è il giornale che Peter Weiss scrive, presumibilmente, dall’agosto 1970 al gennaio 1971. Il commento ricostruisce la genesi e i riferimenti letterari, storici e culturali delle annotazioni di cui si compone il giornale, qui proposto per la prima volta in edizione commentata e in traduzione italiana con testo a fronte. Il testo testimonia un periodo di profonda crisi dello scrittore, acuita dalla sfiducia verso la propria attività intellettuale e letteraria e da un contesto partitico lontano da ogni ideale di apertura e di internazionalismo. Ferito dall’ostilità con cui è stata recepita la sua pièce Trotskij in esilio, e impegnato a scrivere il nuovo dramma dedicato al poeta Hölderlin, Weiss intende dedicarsi ora al sogno, alla visione e al proprio mondo interiore, che sente di aver trascurato a favore dell’impegno e della fedeltà alla realtà esterna. Ma non riesce a rispettare fino in fondo questo suo intento, e tramite la scrittura continua a confrontarsi col mondo circostante. Il giornale, iniziato dopo l’esperienza di un infarto, è pervaso da un orizzonte di morte e dalla violenza della storia; eppure, l’io scrivente non soccombe alla paura, piuttosto la rende produttiva nel tentativo di una guarigione spirituale e intellettuale e di un riposizionamento sia letterario che politico. Le annotazioni si trasformano così in un atto poetico di resistenza alla morte e alla cultura del dogma che soffoca ogni forma di scambio e di dialogo.

Commento [1. Il sogno, la storia, lo stile: genesi e struttura di "Convalescenza" di Peter Weiss. 2. Note. 3. Bibliografia] In: Peter Weiss, Convalescenza, Edizione italiana a cura di Serena Grazzini, Traduzione di Roberta Calamita, Testo tedesco a fronte

Serena Grazzini
2022-01-01

Abstract

Pubblicato postumo nel 1991, Convalescenza è il giornale che Peter Weiss scrive, presumibilmente, dall’agosto 1970 al gennaio 1971. Il commento ricostruisce la genesi e i riferimenti letterari, storici e culturali delle annotazioni di cui si compone il giornale, qui proposto per la prima volta in edizione commentata e in traduzione italiana con testo a fronte. Il testo testimonia un periodo di profonda crisi dello scrittore, acuita dalla sfiducia verso la propria attività intellettuale e letteraria e da un contesto partitico lontano da ogni ideale di apertura e di internazionalismo. Ferito dall’ostilità con cui è stata recepita la sua pièce Trotskij in esilio, e impegnato a scrivere il nuovo dramma dedicato al poeta Hölderlin, Weiss intende dedicarsi ora al sogno, alla visione e al proprio mondo interiore, che sente di aver trascurato a favore dell’impegno e della fedeltà alla realtà esterna. Ma non riesce a rispettare fino in fondo questo suo intento, e tramite la scrittura continua a confrontarsi col mondo circostante. Il giornale, iniziato dopo l’esperienza di un infarto, è pervaso da un orizzonte di morte e dalla violenza della storia; eppure, l’io scrivente non soccombe alla paura, piuttosto la rende produttiva nel tentativo di una guarigione spirituale e intellettuale e di un riposizionamento sia letterario che politico. Le annotazioni si trasformano così in un atto poetico di resistenza alla morte e alla cultura del dogma che soffoca ogni forma di scambio e di dialogo.
2022
9788857590363
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