Il saggio esamina l’intrecciarsi, nel secolo XVIII, del filone dell’antidantismo settecentesco con le polemiche che investono altre categorie e altri nodi del dibattito letterario. L’inclinazione a confinare Dante nel novero dei poeti barbari, insieme ad altri che vengono di norma considerati classici (Omero su tutti), risulta infatti implicata nella marginalizzazione subita dalla linea interpretativa gravianiana, rimasta quasi sotto traccia fino agli anni estremi del secolo e rivitalizzata infine da Vincenzo Monti e Ugo Foscolo, principali responsabili della rifondazione del mito di Dante nell’Ottocento. Lo sviluppo di queste dinamiche è ricostruito attraverso il riferimento ad alcuni testi cardine della critica settecentesca: dal trattato "Della perfetta poesia italiana" di Muratori, al "Saggio sopra la filosofia delle lingue" di Cesarotti, fino al vero e proprio ‘manifesto’ dell’antidantismo moderno consegnato alle "Lettere Virgiliane" di Saverio Bettinelli.
‘Oscuro’, ‘barbaro’, ‘imperfetto’. Argomenti dell’anti-dantismo nel Settecento italiano
Francesca Fedi
2022-01-01
Abstract
Il saggio esamina l’intrecciarsi, nel secolo XVIII, del filone dell’antidantismo settecentesco con le polemiche che investono altre categorie e altri nodi del dibattito letterario. L’inclinazione a confinare Dante nel novero dei poeti barbari, insieme ad altri che vengono di norma considerati classici (Omero su tutti), risulta infatti implicata nella marginalizzazione subita dalla linea interpretativa gravianiana, rimasta quasi sotto traccia fino agli anni estremi del secolo e rivitalizzata infine da Vincenzo Monti e Ugo Foscolo, principali responsabili della rifondazione del mito di Dante nell’Ottocento. Lo sviluppo di queste dinamiche è ricostruito attraverso il riferimento ad alcuni testi cardine della critica settecentesca: dal trattato "Della perfetta poesia italiana" di Muratori, al "Saggio sopra la filosofia delle lingue" di Cesarotti, fino al vero e proprio ‘manifesto’ dell’antidantismo moderno consegnato alle "Lettere Virgiliane" di Saverio Bettinelli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.