Basandosi su tre decenni di ricerca comparativa su marginalità, etnicità e penalità nella metropoli postindustriale, Loïc Wacquant offre una nuova interpretazione di Pierre Bourdieu come teorico urbano. Invita a esplorare la città attraverso la trialettica di spazio simbolico (le categorie mentali attraverso le quali percepiamo e organizziamo il mondo), spazio sociale (la distribuzione del capitale nelle sue diverse forme) e spazio fisico (l'ambiente costruito). In questa lettura, la sociologia topologica di Bourdieu fornisce gli strumenti, non solo per rinvigorire, ma anche per sfidare il canone degli studi urbani e per ridisegnarne il paesaggio teorico. Il volume formula un programma neobourdesiano per lo studio sociale della metropoli, che mette in primo piano il ruolo del potere simbolico e dello Stato e che ha l’obiettivo di cambiare il modo in cui i lettori interpretano Bourdieu e vedono la metropoli.
Bourdieu va in città. Una sfida per la teoria urbana
Sonia Paone
2022-01-01
Abstract
Basandosi su tre decenni di ricerca comparativa su marginalità, etnicità e penalità nella metropoli postindustriale, Loïc Wacquant offre una nuova interpretazione di Pierre Bourdieu come teorico urbano. Invita a esplorare la città attraverso la trialettica di spazio simbolico (le categorie mentali attraverso le quali percepiamo e organizziamo il mondo), spazio sociale (la distribuzione del capitale nelle sue diverse forme) e spazio fisico (l'ambiente costruito). In questa lettura, la sociologia topologica di Bourdieu fornisce gli strumenti, non solo per rinvigorire, ma anche per sfidare il canone degli studi urbani e per ridisegnarne il paesaggio teorico. Il volume formula un programma neobourdesiano per lo studio sociale della metropoli, che mette in primo piano il ruolo del potere simbolico e dello Stato e che ha l’obiettivo di cambiare il modo in cui i lettori interpretano Bourdieu e vedono la metropoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.