L’ analisi della Costituzione italiana che qui viene presentata si incentra sugli aspetti linguistici del testo, allo scopo di ricavarne un dizionario o, più precisamente, di tracciarne l’evoluzione. Le parole estrapolate sono state considerate, però, non tanto in astratto, quanto nel contesto della valenza giuridico-costituzionale del documento normativo da cui sono tratte. L’opera non è un saggio di linguistica, non si pone come obiettivo quello di fornire un esame sistematico delle strutture grammaticali, non contiene spiegazioni di significato e non ha nemmeno carattere di esaustività. In verità, si è operata una selezione dei vocaboli “giuridicamente” più significativi contenuti nelle varie disposizioni (verbi, sostantivi, pronomi, aggettivi, avverbi, senza invece considerare, di regola, articoli, preposizioni e congiunzioni) con la finalità principale di pervenire a un confronto tra il complesso di essi presente nel testo entrato in vigore il 1° gennaio 1948, in esito alla approvazione da parte della Assemblea Costituente, e quello vigente a distanza di settantacinque anni, frutto delle numerose leggi costituzionali e di revisione costituzionale che si sono succedute ad opera del Parlamento repubblicano nel corso di diciotto legislature.

Il Dizionario della Costituzione italiana

panizza saulle
2022-01-01

Abstract

L’ analisi della Costituzione italiana che qui viene presentata si incentra sugli aspetti linguistici del testo, allo scopo di ricavarne un dizionario o, più precisamente, di tracciarne l’evoluzione. Le parole estrapolate sono state considerate, però, non tanto in astratto, quanto nel contesto della valenza giuridico-costituzionale del documento normativo da cui sono tratte. L’opera non è un saggio di linguistica, non si pone come obiettivo quello di fornire un esame sistematico delle strutture grammaticali, non contiene spiegazioni di significato e non ha nemmeno carattere di esaustività. In verità, si è operata una selezione dei vocaboli “giuridicamente” più significativi contenuti nelle varie disposizioni (verbi, sostantivi, pronomi, aggettivi, avverbi, senza invece considerare, di regola, articoli, preposizioni e congiunzioni) con la finalità principale di pervenire a un confronto tra il complesso di essi presente nel testo entrato in vigore il 1° gennaio 1948, in esito alla approvazione da parte della Assemblea Costituente, e quello vigente a distanza di settantacinque anni, frutto delle numerose leggi costituzionali e di revisione costituzionale che si sono succedute ad opera del Parlamento repubblicano nel corso di diciotto legislature.
2022
Panizza, Saulle
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1167687
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