Gli strongili gastrointestinali (SGI) possono avere un impatto sulla salute delle pecore e sulle produzioni. L’uso eccessivo di farmaci, oltre a rappresentare un costo e a incidere negativamente sull’ambiente, ha indotto la farmaco-resistenza. Per questo, sono incoraggiate strategie per ridurre l'uso ricorrente dei farmaci. In questa ottica, il monitoraggio della carica parassitaria è fondamentale per limitare l’uso degli antielmintici ai casi di effettiva necessità. Lo scopo di questo studio è stato quello di descrivere undici anni di monitoraggio dei SGI in un allevamento di pecore di razza Zerasca. Lo studio è stato condotto in un allevamento di pecore di razza Zerasca di 50 capi situato nel comprensorio di Zeri (MS, Italia) ad un'altitudine di 800 m s.l.m. (44°19'N, 9°47'E) dove l'allevatrice mette in atto strategie sostenibili per limitare i trattamenti antiparassitari come il pascolo a rotazione, l'igiene dei ricoveri, l’alimentazione bilanciata. Da gennaio 2012 a novembre 2022 il gregge è stato ispezionato a livello sanitario e monitorato a intervalli regolari per la carica parassitaria e per il Body Condition Score (BCS). I campioni fecali sono stati raccolti direttamente dall'ampolla rettale di 12 pecore apparentemente sane. I campioni sono stati analizzati mediante la tecnica McMaster per effettuare il conteggio delle uova per grammo (UPG). I risultati sono stati raggruppati in quattro livelli di infestazione (0=0 UPG; 1=1-300 UPG; 2=301-600 UPG; 3=più di 600 UPG) per evidenziare i potenziali rischi. Le UPG sono state trasformate logaritmicamente [y = log10 (EPG + 25)]. La variabilità delle UPG è stata studiata con ANOVA includendo nel modello la stagione e l’anno di campionamento. È stato utilizzato un modello non parametrico (Spearman Rho) per verificare la correlazione del BCS con la carica parassitaria. L’elaborazione statistica è stata effettuata con il programma JMP (2002). I risultati hanno mostrato che nel livello 0 e 1 si trova il 68% della popolazione esaminata (Graf. 1). Considerando che non sono stati fatti trattamenti convenzionali, si evidenzia come solo una minoranza della popolazione rientri nelle categorie a rischio produttivo/sanitario. Nel grafico 2 è possibile osservare le oscillazioni della carica media di infestazione negli anni (P<0,001). La variabilità tra stagioni è apparsa, in maniera inaspettata, non significativa (p=0,7458) senza mostrare i tipici picchi in corrispondenza della primavera e dell’autunno noti come spring e fall rise. Il BCS è risultato nell’82% dei casi uguale o maggiore di 3 indicando un buon stato corporeo degli animali, anche se è stata constatata una correlazione negativa significativa (R=-0,2086) tra carica infestante e BCS. ll monitoraggio regolare dei GIN e una buona gestione del gregge possono aiutare a limitare i trattamenti antielmintici ai casi di effettiva necessità, rappresentando uno strumento per la salvaguardia del benessere animale, della qualità dei prodotti di origine animale e dell'ambiente.

XXIV CONGRESSO NAZIONALE SIPAOC

MN BENVENUTI
Primo
;
F MACCHIONI
Secondo
;
F PISSERI
Penultimo
;
L GIULIOTTI
Ultimo
2023-01-01

Abstract

Gli strongili gastrointestinali (SGI) possono avere un impatto sulla salute delle pecore e sulle produzioni. L’uso eccessivo di farmaci, oltre a rappresentare un costo e a incidere negativamente sull’ambiente, ha indotto la farmaco-resistenza. Per questo, sono incoraggiate strategie per ridurre l'uso ricorrente dei farmaci. In questa ottica, il monitoraggio della carica parassitaria è fondamentale per limitare l’uso degli antielmintici ai casi di effettiva necessità. Lo scopo di questo studio è stato quello di descrivere undici anni di monitoraggio dei SGI in un allevamento di pecore di razza Zerasca. Lo studio è stato condotto in un allevamento di pecore di razza Zerasca di 50 capi situato nel comprensorio di Zeri (MS, Italia) ad un'altitudine di 800 m s.l.m. (44°19'N, 9°47'E) dove l'allevatrice mette in atto strategie sostenibili per limitare i trattamenti antiparassitari come il pascolo a rotazione, l'igiene dei ricoveri, l’alimentazione bilanciata. Da gennaio 2012 a novembre 2022 il gregge è stato ispezionato a livello sanitario e monitorato a intervalli regolari per la carica parassitaria e per il Body Condition Score (BCS). I campioni fecali sono stati raccolti direttamente dall'ampolla rettale di 12 pecore apparentemente sane. I campioni sono stati analizzati mediante la tecnica McMaster per effettuare il conteggio delle uova per grammo (UPG). I risultati sono stati raggruppati in quattro livelli di infestazione (0=0 UPG; 1=1-300 UPG; 2=301-600 UPG; 3=più di 600 UPG) per evidenziare i potenziali rischi. Le UPG sono state trasformate logaritmicamente [y = log10 (EPG + 25)]. La variabilità delle UPG è stata studiata con ANOVA includendo nel modello la stagione e l’anno di campionamento. È stato utilizzato un modello non parametrico (Spearman Rho) per verificare la correlazione del BCS con la carica parassitaria. L’elaborazione statistica è stata effettuata con il programma JMP (2002). I risultati hanno mostrato che nel livello 0 e 1 si trova il 68% della popolazione esaminata (Graf. 1). Considerando che non sono stati fatti trattamenti convenzionali, si evidenzia come solo una minoranza della popolazione rientri nelle categorie a rischio produttivo/sanitario. Nel grafico 2 è possibile osservare le oscillazioni della carica media di infestazione negli anni (P<0,001). La variabilità tra stagioni è apparsa, in maniera inaspettata, non significativa (p=0,7458) senza mostrare i tipici picchi in corrispondenza della primavera e dell’autunno noti come spring e fall rise. Il BCS è risultato nell’82% dei casi uguale o maggiore di 3 indicando un buon stato corporeo degli animali, anche se è stata constatata una correlazione negativa significativa (R=-0,2086) tra carica infestante e BCS. ll monitoraggio regolare dei GIN e una buona gestione del gregge possono aiutare a limitare i trattamenti antielmintici ai casi di effettiva necessità, rappresentando uno strumento per la salvaguardia del benessere animale, della qualità dei prodotti di origine animale e dell'ambiente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1171386
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