Over The Top: le nuove multinazionali del web. Lo strano caso delle multinazionali digitali: la virtualizzazione della delocalizzazione

The events of recent years pose several questions on how the development of the Internet and digital entire supply chain can be useful to help policy makers to combine such a profoundly dynamic and complex reality with the policies for growth. The current economic crisis has confirmed the importance of public intervention in the redefinition of strategies to support investment and employment. The central point is to understand what could be the role of the digital ecosystem, in general and of some specific stakeholders, in particular. The book aims at providing insights on the latter aspect and open a window on a profound change in reality. The proposed analysis considers not only the purely financial aspects of the strategies of the new players "over the net" (so-called Over-The-Top), but also their mode of internationalization, fitting into the broader theme of international delocalization of innovative activities. The focus is on the relationships between the digital multinational enterprises and the territory in which they operate. The purpose is to offer the reader, (through the systematic reconstruction of what happened) a different perspective, a multinational precisely, and an opportunity to reflect on how much more there is to do in order to build up a digital industrial policy. The digital ecosystem is still changing, opening a new phase, in which the value chain of the Internet is turning into a value chain of personal data, Big Data. The new softwares (called Apps) are completely changing the geopolitical aspect of the digital economy, because they are able to capture better the individual information through mobile devices. In this new framework, Italy, as well as other European Countries, shows a new vitality and success stories, leading to think that soon we can tell another "digital economy", more anchored in the local territories with more "real impact", compared to what happened in the recent past.

Gli eventi degli ultimi anni pongono diversi interrogativi su come lo sviluppo di Internet e dell’intera filiera digitale possa essere efficacemente impiegato per aiutare il policy maker a coniugare una realtà profondamente dinamica e complessa con le politiche per la crescita. La recente crisi economica ha confermato l’importanza dell’intervento pubblico nella ridefinizione delle strategie volte a sostenere investimenti ed occupazione. Il punto centrale è capire quale possa essere il ruolo dell’ecosistema-digitale in generale e di alcuni attori in particolare in questo ambito. Il volume intende offrire spunti di riflessione su quest’ultimo aspetto ed aprire una finestra su una realtà in profondo mutamento. L’analisi proposta considera, non solo gli aspetti puramente economicofinanziari delle strategie dei nuovi attori “sopra la rete” (i cosiddetti Over-The-Top), ma anche le loro modalità di internazionalizzazione, inserendosi nel più ampio tema delle scelte di localizzazione delle attività innovative delle imprese multinazionali, concentrandosi sulle relazioni che si vengono a formare tra queste e il territorio in cui vanno ad operare. Si intende, in questo modo, offrire al lettore una diversa prospettiva, quella multinazionale appunto, nella ricostruzione sistematica di quanto è avvenuto ed una opportunità di riflessione su quanto ancora ci sia da fare per costruire una politica industriale digitale più adeguata. L’ecosistema digitale sta, infatti, cambiando ancora, aprendo una nuova fase, in cui la catena del valore di Internet sta mutando in una catena del valore dei dati personali, i Big Data. I nuovi software (le cosiddette Apps), utilizzabili attraverso i device mobili e più abili nel catturare questo tipo di informazioni, stanno modificando completamente l’aspetto geo-politico dell’economia digitale. In questo nuovo assetto, l’Italia, così come altre realtà europee, testimoniano una nuova vitalità e storie di successo, inducendo a pensare che presto si possa raccontare un’altra “economia digitale”, più ancorata ai territori locali con “ricadute reali” maggiori, rispetto a quanto non sia accaduto nel recente passato.