Muzio Oddi in San Martino (1618-1637): Il classicismo della ragione prospettica nell'opera di un architetto matematico

The contribution of the Urbino-born Muzio Oddi (1569-1639) to the architecture of the cathedral of Lucca, as far as the classicist definition of its modern facies is concerned, was long overdue for a proper focus. His relationship with the Tuscan city became particularly close after 1625, when he took over the direction of the work on the last fortified circle. Here, he gained a solid reputation in the field of building art, proven by the countless commissions. It is on the major adaptations carried out in San Martino that new light is shed, through the comparison of the artist's autograph drawings, some unpublished documents found in the archives and, finally, the analysis of the works actually carried out in the temple.

Il contributo dell’urbinate Muzio Oddi (1569-1639) all’architettura della cattedrale lucchese, per ciò che pertiene la definizione classicistica della sua facies moderna, attendeva da tempo una doverosa messa a fuoco. Il suo rapporto con la città toscana diviene particolarmente stringente a partire dal 1625, quando assume la direzione dei lavori dell’ultima cerchia fortificata. Qui si conquista una solida reputazione nel campo dell’arte edificatoria, comprovata dalle innumerevoli commesse. È sui rilevanti interventi di adeguamento condotti in San Martino che viene portata nuova luce, attraverso il confronto tra i disegni autografi dell’artista, alcuni documenti inediti rintracciati negli archivi e, infine, l’analisi delle opere effettivamente realizzate nel tempio martiniano.