La ricerca muove da alcuni anni di indagini, analisi e attività progettuali intorno alle tematiche di strategie di design per i sistemi territoriali e per le imprese, mirate al raggiungimento di risultati tangibili sul piano dell’innovazione di prodotto, per contrastare la recessione e tentare di delineare un quadro di buone prassi per il rilancio del prodotto pensato e fatto in Italia. Gli sforzi del dottorando si sono indirizzati principalmente allo sviluppo di ricerche applicate nell’ambito del sistema produttivo moda (abbigliativo) che includessero, in un’ampia visione del contesto produttivo, le tematiche dell’etica e della sostenibilità, della comunicazione e della gestione integrata del prodotto e dei materiali innovativi. Gli scenari indagati, gli strumenti progettuali utilizzati e le soluzioni applicative ottenute, spaziano in un campo d’azione allargato che, a seconda degli attori coinvolti nel processo, mostrano competenze e specificità settoriali diversificate. Supportati da queste motivazioni, si è sviluppato un piano della ricerca che approfondisce e vuole “stigmatizzare” il concetto di Maestria (craftsmanship), ovvero il “conoscere come fare le cose”, comprendendo le arti e le capacità del fare, oltre alla conoscenza dei materiali e dei processi di trasformazione, che un artigiano possiede. Tale concetto di “saper fare” è oggi in parte integrato nei processi manifatturieri di eccellenza italiani, declinato in forme e processi nuovi, ancora vivo nel feeling che intercorre tra chi “sa fare il prodotto” e l’artefatto, anche se mediato da macchinari e strumenti del contemporaneo. In particolare la ricerca si è rivolta ai contesti di filiera produttiva in cui i saperi artigianali pregressi incontrano le istanze dell’innovazione contemporanea e risultano capaci di assorbire le tecnologie nel valore materiale e immateriale del maestro artigiano. Si parla quindi di maestria avanzata (ingl. advanced craftsmanship), ovvero la declinazione del concetto di “saper fare” nelle piattaforme tecnologiche del contemporaneo senza che queste riducano o “schiaccino” l’eccellenza e la visibilità della maestria stessa. La ricerca si è concentrata principalmente sui distretti produttivi che solitamente sono indicati come “comparti moda”, uno degli assi portanti del sistema manifatturiero made in Italy, in particolare al contesto manifatturiero moda toscano (indicato nelle sintesi di ricerca come “area vasta” fiorentina). Nella ricerca si indicano tali aree produttive come comparti “abbigliativi” distaccandosi dalla tradizionale visione del comparti moda legata al solo settore tessile e pelletteria, e allargando tale ambito di studio anche a quei distretti che producono componentistica, macchinari e nuovi prodotti del sistema fashion.

Advanced Craftsmanship - Maestria Avanzata. Percorsi di progetto tra innovazione e tradizione nei sistemi manifatturieri toscani

GORETTI G
2012-01-01

Abstract

La ricerca muove da alcuni anni di indagini, analisi e attività progettuali intorno alle tematiche di strategie di design per i sistemi territoriali e per le imprese, mirate al raggiungimento di risultati tangibili sul piano dell’innovazione di prodotto, per contrastare la recessione e tentare di delineare un quadro di buone prassi per il rilancio del prodotto pensato e fatto in Italia. Gli sforzi del dottorando si sono indirizzati principalmente allo sviluppo di ricerche applicate nell’ambito del sistema produttivo moda (abbigliativo) che includessero, in un’ampia visione del contesto produttivo, le tematiche dell’etica e della sostenibilità, della comunicazione e della gestione integrata del prodotto e dei materiali innovativi. Gli scenari indagati, gli strumenti progettuali utilizzati e le soluzioni applicative ottenute, spaziano in un campo d’azione allargato che, a seconda degli attori coinvolti nel processo, mostrano competenze e specificità settoriali diversificate. Supportati da queste motivazioni, si è sviluppato un piano della ricerca che approfondisce e vuole “stigmatizzare” il concetto di Maestria (craftsmanship), ovvero il “conoscere come fare le cose”, comprendendo le arti e le capacità del fare, oltre alla conoscenza dei materiali e dei processi di trasformazione, che un artigiano possiede. Tale concetto di “saper fare” è oggi in parte integrato nei processi manifatturieri di eccellenza italiani, declinato in forme e processi nuovi, ancora vivo nel feeling che intercorre tra chi “sa fare il prodotto” e l’artefatto, anche se mediato da macchinari e strumenti del contemporaneo. In particolare la ricerca si è rivolta ai contesti di filiera produttiva in cui i saperi artigianali pregressi incontrano le istanze dell’innovazione contemporanea e risultano capaci di assorbire le tecnologie nel valore materiale e immateriale del maestro artigiano. Si parla quindi di maestria avanzata (ingl. advanced craftsmanship), ovvero la declinazione del concetto di “saper fare” nelle piattaforme tecnologiche del contemporaneo senza che queste riducano o “schiaccino” l’eccellenza e la visibilità della maestria stessa. La ricerca si è concentrata principalmente sui distretti produttivi che solitamente sono indicati come “comparti moda”, uno degli assi portanti del sistema manifatturiero made in Italy, in particolare al contesto manifatturiero moda toscano (indicato nelle sintesi di ricerca come “area vasta” fiorentina). Nella ricerca si indicano tali aree produttive come comparti “abbigliativi” distaccandosi dalla tradizionale visione del comparti moda legata al solo settore tessile e pelletteria, e allargando tale ambito di studio anche a quei distretti che producono componentistica, macchinari e nuovi prodotti del sistema fashion.
2012
Goretti, G
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1201342
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