Il presente intervento intende illustrare alcuni risultati preliminari del progetto di ricerca “TEMA - la Toscana Egittologica tra Musei e Archivi”, diretto dalla prof.ssa Marilina Betrò (Università di Pisa). Il progetto si propone di creare una rete di connessioni tra quegli operatori culturali della regione che conservano materiale sulla missione in Egitto dello studioso pisano Ippolito Rosellini e sulla formazione delle collezioni egizie esistenti o comunque passate per la Toscana nella prima metà del XIX secolo. Livorno era infatti all’epoca lo scalo obbligato di tutte le raccolte archeologiche che dall’Egitto arrivavano in Europa e confluivano verso Firenze e altri centri toscani e le grandi collezioni di Torino, Parigi, Londra, Berlino, Leida ecc. A tal proposito, una parte importante della ricerca è stata e sarà effettuata presso l’Archivio di Stato di Livorno che conserva alcuni fondi amministrativi fondamentali per la ricostruzione del passaggio di antichità egizie in Toscana. Molte delle navi arrivate a Livorno da Alessandria o da altri porti egiziani (Rosetta, Damietta, Abukir) nel periodo preso in considerazione (1799-1860) presentano infatti tra la merce trasportata mummie e altri reperti antichi. Tali dati archivistici sono stati poi messi in relazioni con le informazioni ricavate da altre istituzioni culturali, come la Biblioteca Labronica di Livorno, il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa e la Biblioteca Universitaria di Pisa, dove sono conservati i manoscritti e i disegni originali del Fondo Rosellini.
Progetto “TEMA – la Toscana Egittologica tra Musei e Archivi”: risultati preliminari
Mattia Mancini
2023-01-01
Abstract
Il presente intervento intende illustrare alcuni risultati preliminari del progetto di ricerca “TEMA - la Toscana Egittologica tra Musei e Archivi”, diretto dalla prof.ssa Marilina Betrò (Università di Pisa). Il progetto si propone di creare una rete di connessioni tra quegli operatori culturali della regione che conservano materiale sulla missione in Egitto dello studioso pisano Ippolito Rosellini e sulla formazione delle collezioni egizie esistenti o comunque passate per la Toscana nella prima metà del XIX secolo. Livorno era infatti all’epoca lo scalo obbligato di tutte le raccolte archeologiche che dall’Egitto arrivavano in Europa e confluivano verso Firenze e altri centri toscani e le grandi collezioni di Torino, Parigi, Londra, Berlino, Leida ecc. A tal proposito, una parte importante della ricerca è stata e sarà effettuata presso l’Archivio di Stato di Livorno che conserva alcuni fondi amministrativi fondamentali per la ricostruzione del passaggio di antichità egizie in Toscana. Molte delle navi arrivate a Livorno da Alessandria o da altri porti egiziani (Rosetta, Damietta, Abukir) nel periodo preso in considerazione (1799-1860) presentano infatti tra la merce trasportata mummie e altri reperti antichi. Tali dati archivistici sono stati poi messi in relazioni con le informazioni ricavate da altre istituzioni culturali, come la Biblioteca Labronica di Livorno, il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa e la Biblioteca Universitaria di Pisa, dove sono conservati i manoscritti e i disegni originali del Fondo Rosellini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.