L’abitazione operaia e, più in generale, edilizia popolare a Livorno negli anni caratterizzati da un’intensa crescita industriale, è stata oggetto di discussioni e proposte progettuali avanzate a più riprese nel corso degli ultimi quattro decenni dell’Ottocento e nel primo del nostro secolo; ma i tentativi di realizzazione, più volte falliti per motivi socio-economici e politici, sono stati coronati dal successo solo nel 1911, allorché viene iniziata la costruzione dei primi complessi nel Quartiere della Stazione. Lo studio approfondisce aspetti architettonici di questa tipologia edilizia, soffermandosi soprattutto sul progetto per il sobborgo della Torretta e sulle case dei ferrovieri nel Quartiere della Stazione a Livorno. Dai confronti di tali strutture con gli esempi paradigmatici italiani e europei, emerge la loro indubbia validità, confermata anche dalla medaglia d’argento conferita alla Società Livornese per la partecipazione nel 1911 nell’Esposizione Internazionale d’Igiene Sociale a Roma. Queste strutture “tutte arrosto e niente fumo”, di ispirazione ideologica e sociale senz’altro moderna rispetto ai tempi, costituiscono indubbiamente una testimonianza interessante e significativa nel faticoso percorso che ha delineato la genesi e lo sviluppo della casa operaia in Italia.
L’abitazione operaia a Livorno: proposte e realizzazioni tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento
KARWACKA, EWA JOLANTA
2008-01-01
Abstract
L’abitazione operaia e, più in generale, edilizia popolare a Livorno negli anni caratterizzati da un’intensa crescita industriale, è stata oggetto di discussioni e proposte progettuali avanzate a più riprese nel corso degli ultimi quattro decenni dell’Ottocento e nel primo del nostro secolo; ma i tentativi di realizzazione, più volte falliti per motivi socio-economici e politici, sono stati coronati dal successo solo nel 1911, allorché viene iniziata la costruzione dei primi complessi nel Quartiere della Stazione. Lo studio approfondisce aspetti architettonici di questa tipologia edilizia, soffermandosi soprattutto sul progetto per il sobborgo della Torretta e sulle case dei ferrovieri nel Quartiere della Stazione a Livorno. Dai confronti di tali strutture con gli esempi paradigmatici italiani e europei, emerge la loro indubbia validità, confermata anche dalla medaglia d’argento conferita alla Società Livornese per la partecipazione nel 1911 nell’Esposizione Internazionale d’Igiene Sociale a Roma. Queste strutture “tutte arrosto e niente fumo”, di ispirazione ideologica e sociale senz’altro moderna rispetto ai tempi, costituiscono indubbiamente una testimonianza interessante e significativa nel faticoso percorso che ha delineato la genesi e lo sviluppo della casa operaia in Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.