Nel volume sono documentati i primi significativi risultati di una prolungata ricerca incentrata sull’evoluzione edilizia e urbana del nucleo storico di Castelnuovo Val di Cecina nell’Ottocento. Tema del tutto inedito e che riteniamo possa dare avvio a ulteriori approfondimenti e studi. La ricerca ha tratto fondamentale impulso da due direttrici di indagine tra loro del tutto complementari: 1) una sistematica indagine archivistica che ha interessato alcuni fondi conservati presso gli archivi storici dei Comuni di Castelnuovo, Pomarance, Volterra e Campiglia Marittima, l’archivio parrocchiale e quello della Confraternita della Misericordia di Castelnuovo, l’archivio storico diocesano di Volterra, gli archivi di Stato di Pisa, Siena e Firenze; 2) L’elaborazione grafica delle mappe d’impianto del Catasto Leopoldino Ferdinandeo, anche se mancanti di una fondamentale copertura di buona parte del territorio prossimo al nucleo storico, attraverso la sovrapposizione dei dati registrati nella tavola indicativa d’impianto dello stesso Catasto, delle variazioni catastali riportate nelle giustificazioni d’estimo e negli arroti di variazione e conservazione; La proficua interazione dei risultati di detti filoni dìindagine trova espressione nell’articolazione dei capitoli del volume. La stretta relazione tra le trasformazioni intervenute nell’Ottocento rispetto alla configurazione morfologica e funzionale dell’assetto edilizo e urbano trova espressione nei continui rimandi da un capitolo all’altro. Nel capitolo secondo è dato conto della realizzazione del nuovo tracciato della strada provinciale massetana e lungo il quale ha preso avvio e si è delineata l’espansione del nucleo storico in direzione nord-sud modificando sostanzialmente l’assetto urbano complessivo. Il terzo capitolo affronta in tre distinte sezioni lo sviluppo edilizio dei corrispondenti principali ambiti territoriali presi in esame: 1) l’ambito di Castello, disaggregato nelle diverse zone omogenee (Casalino, Borgo del Casalino, Borgo, la Torre, la Fonte, ecc.); 2) Il secondo ambito comprende le zone della Serra al Puccio, Santa Maria della Rocca, Campo alla Pora, Il Catro; 3) Il terzo interessa il Campo all’Olivo e San Rocco. Nei capitoli dal quarto al decimo sono esplicitati i progetti, le realizzazioni e più in generale le trasformazioni degli edifici, delle strutture, del sistema viario e degli spazi pubblici o di uso pubblico: Le scuole, il pubblico ammazzatoio, l’area per la fiera del bestiame, la casa comunale, le fonti, i lavatoi, le sorgenti, le cisterne, i cimiteri e le porte urbane. Nei capitoli quattordicesimo e quindicesimo sono presi in esame gli edifici religiosi. Nel capitolo XIV, di Alessandro Furiesi, sono affrontate le vicende delle tre principali chiese di Castelnuovo Val di Cecina, La chiesa pievana del SS. Slavatore, la chiesa della purificazione e la chiesa di San Rocco. Il capitolo XV estende l’indagine alle altre chiese del territorio di Castelnuovo Val di Cecina (gli oratori di Santa Maria fra i Castagni, della Madonna delle Neve, dei Santi Pietro e Paolo al Canale tra gli altri), affronta inoltre quanto accade alle principali cappellanie e compagnie laicali ancora presenti nel territorio e alla Congregazione di Carità. Un paragrafo di questo capitolo è dedicato al pio legato Birelli. Per l’importante ruolo svolto nell’Ottocento, i capitoli dall’unidcesimo al tredicesimo si riferiscono alla guardia civica e nazionale, al picchetto della gendarmeria e ai reali carabinieri.
Castelnuovo Val di Cecina nell'Ottocento. Evoluzione del contesto urbano ed edilizio.
Roberto Castiglia
;Silvia Trovato
2024-01-01
Abstract
Nel volume sono documentati i primi significativi risultati di una prolungata ricerca incentrata sull’evoluzione edilizia e urbana del nucleo storico di Castelnuovo Val di Cecina nell’Ottocento. Tema del tutto inedito e che riteniamo possa dare avvio a ulteriori approfondimenti e studi. La ricerca ha tratto fondamentale impulso da due direttrici di indagine tra loro del tutto complementari: 1) una sistematica indagine archivistica che ha interessato alcuni fondi conservati presso gli archivi storici dei Comuni di Castelnuovo, Pomarance, Volterra e Campiglia Marittima, l’archivio parrocchiale e quello della Confraternita della Misericordia di Castelnuovo, l’archivio storico diocesano di Volterra, gli archivi di Stato di Pisa, Siena e Firenze; 2) L’elaborazione grafica delle mappe d’impianto del Catasto Leopoldino Ferdinandeo, anche se mancanti di una fondamentale copertura di buona parte del territorio prossimo al nucleo storico, attraverso la sovrapposizione dei dati registrati nella tavola indicativa d’impianto dello stesso Catasto, delle variazioni catastali riportate nelle giustificazioni d’estimo e negli arroti di variazione e conservazione; La proficua interazione dei risultati di detti filoni dìindagine trova espressione nell’articolazione dei capitoli del volume. La stretta relazione tra le trasformazioni intervenute nell’Ottocento rispetto alla configurazione morfologica e funzionale dell’assetto edilizo e urbano trova espressione nei continui rimandi da un capitolo all’altro. Nel capitolo secondo è dato conto della realizzazione del nuovo tracciato della strada provinciale massetana e lungo il quale ha preso avvio e si è delineata l’espansione del nucleo storico in direzione nord-sud modificando sostanzialmente l’assetto urbano complessivo. Il terzo capitolo affronta in tre distinte sezioni lo sviluppo edilizio dei corrispondenti principali ambiti territoriali presi in esame: 1) l’ambito di Castello, disaggregato nelle diverse zone omogenee (Casalino, Borgo del Casalino, Borgo, la Torre, la Fonte, ecc.); 2) Il secondo ambito comprende le zone della Serra al Puccio, Santa Maria della Rocca, Campo alla Pora, Il Catro; 3) Il terzo interessa il Campo all’Olivo e San Rocco. Nei capitoli dal quarto al decimo sono esplicitati i progetti, le realizzazioni e più in generale le trasformazioni degli edifici, delle strutture, del sistema viario e degli spazi pubblici o di uso pubblico: Le scuole, il pubblico ammazzatoio, l’area per la fiera del bestiame, la casa comunale, le fonti, i lavatoi, le sorgenti, le cisterne, i cimiteri e le porte urbane. Nei capitoli quattordicesimo e quindicesimo sono presi in esame gli edifici religiosi. Nel capitolo XIV, di Alessandro Furiesi, sono affrontate le vicende delle tre principali chiese di Castelnuovo Val di Cecina, La chiesa pievana del SS. Slavatore, la chiesa della purificazione e la chiesa di San Rocco. Il capitolo XV estende l’indagine alle altre chiese del territorio di Castelnuovo Val di Cecina (gli oratori di Santa Maria fra i Castagni, della Madonna delle Neve, dei Santi Pietro e Paolo al Canale tra gli altri), affronta inoltre quanto accade alle principali cappellanie e compagnie laicali ancora presenti nel territorio e alla Congregazione di Carità. Un paragrafo di questo capitolo è dedicato al pio legato Birelli. Per l’importante ruolo svolto nell’Ottocento, i capitoli dall’unidcesimo al tredicesimo si riferiscono alla guardia civica e nazionale, al picchetto della gendarmeria e ai reali carabinieri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.