I cambiamenti nella dottrina e nella pratica contabile non sono immuni dall’influenza di istituzioni (pubbliche o private) che rivendicano un ruolo sociale e dalla cui interazione scaturisce una funzione regolatoria rispetto alla teoria e alla pratica contabile; tale dinamica può caratterizzare in modo determinante il cambiamento nella contabilità in det erminati contesti storico-socialiistituzionali. Tra le condizioni socio-politiche che hanno caratterizzato il secolo scorso, certamente il mutamento del ruolo dello Stato nell’economia in direzione di un intervento diretto ed una funzione regolatoria dei processi economici costituisce un elemento di assoluta importanza, anche per i riflessi sullo sviluppo della contabilità. Ciò in particolare è risultato vero con riferimento alla politica economica legata alla fase di conduzione dell’ultima guerra con i p roblemi connessi al controllo dell’economia e delle commesse belliche all’industria. La ricerca presentata in questo paper analizza l’esperienza di un percorso verso la definizione di schemi di uniformità contabile a livello nazionale e consente di svolger e alcune considerazioni sia rispetto alle tematiche generali indicate sia, in particolare, relativamente alla determinazione dei costi di produzione. Si tratta dell’esperienza italiana condotta da una Commissione promossa dalla Confederazione dell’Industri a e dal governo fascista nel 1941, la Commissione cosiddetta “Uniconti”, per lo studio di procedimenti unificati per la contabilità generale e la contabilità dei costi, così come scaturisce da fonti primarie consultate nell’archivio di Confindustria. Dall’analisi svolta emerge un quadro che consente di approfondire le conoscenze relative all’influenza di ideologie globali e di politiche nazionali sullo sviluppo della contabilità dei costi e sull’impiego delle relative tecniche, in particolare in contesti d i regime totalitario quale quello in Italia tra le due guerre, ed alla dinamica dei soggetti partecipanti (istituzioni, accademia, imprese) a tale processo di cambiamento.

Economia di guerra e cambiamenti nella contabilità: l'unificazione dei conti e della determinazione dei costi nell'esperienza della Commissione "Uniconti" (1941-42)

GIANNETTI, RICCARDO;
2008-01-01

Abstract

I cambiamenti nella dottrina e nella pratica contabile non sono immuni dall’influenza di istituzioni (pubbliche o private) che rivendicano un ruolo sociale e dalla cui interazione scaturisce una funzione regolatoria rispetto alla teoria e alla pratica contabile; tale dinamica può caratterizzare in modo determinante il cambiamento nella contabilità in det erminati contesti storico-socialiistituzionali. Tra le condizioni socio-politiche che hanno caratterizzato il secolo scorso, certamente il mutamento del ruolo dello Stato nell’economia in direzione di un intervento diretto ed una funzione regolatoria dei processi economici costituisce un elemento di assoluta importanza, anche per i riflessi sullo sviluppo della contabilità. Ciò in particolare è risultato vero con riferimento alla politica economica legata alla fase di conduzione dell’ultima guerra con i p roblemi connessi al controllo dell’economia e delle commesse belliche all’industria. La ricerca presentata in questo paper analizza l’esperienza di un percorso verso la definizione di schemi di uniformità contabile a livello nazionale e consente di svolger e alcune considerazioni sia rispetto alle tematiche generali indicate sia, in particolare, relativamente alla determinazione dei costi di produzione. Si tratta dell’esperienza italiana condotta da una Commissione promossa dalla Confederazione dell’Industri a e dal governo fascista nel 1941, la Commissione cosiddetta “Uniconti”, per lo studio di procedimenti unificati per la contabilità generale e la contabilità dei costi, così come scaturisce da fonti primarie consultate nell’archivio di Confindustria. Dall’analisi svolta emerge un quadro che consente di approfondire le conoscenze relative all’influenza di ideologie globali e di politiche nazionali sullo sviluppo della contabilità dei costi e sull’impiego delle relative tecniche, in particolare in contesti d i regime totalitario quale quello in Italia tra le due guerre, ed alla dinamica dei soggetti partecipanti (istituzioni, accademia, imprese) a tale processo di cambiamento.
2008
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