La “grande dicotomia” pubblico-privato, vero caposaldo della modernità giuridica, si è fatta viepiù opinabile, facendo persino dubitare delle ragioni della sua stessa esistenza. Tanta incertezza si riverbera anche sul diritto penale, ove essa non è riuscita a orientare la prassi nell’applicazione delle “qualifiche pubbliche”, e dunque del severo statuto penale della P.a. Il moltiplicarsi dei “regimi amministrativi”, dovuto al processo d’integrazione euro-unitaria, sembra complicare il quadro. Lo studio si propone di verificare a che condizioni questa dicotomia possa ancora conservare una sua validità teorica e pratica. Per farlo, viene sperimentata una nuova metodica, di tipo “funzional-tipologico”, al fine di offrire una ricostruzione delle qualifiche ancorata al contenuto e agli “scopi” delle incriminazioni e, dunque, maggiormente in grado di essere applicata, e criticamente controllata, in sede processuale. I risultati ottenuti vengono tradotti anche in chiave de iure condendo, al fine di implementare al meglio le rationes dei reati propri contro la P.a.
Pubblico e privato nei delitti a soggettività ristretta
AMORE N
2022-01-01
Abstract
La “grande dicotomia” pubblico-privato, vero caposaldo della modernità giuridica, si è fatta viepiù opinabile, facendo persino dubitare delle ragioni della sua stessa esistenza. Tanta incertezza si riverbera anche sul diritto penale, ove essa non è riuscita a orientare la prassi nell’applicazione delle “qualifiche pubbliche”, e dunque del severo statuto penale della P.a. Il moltiplicarsi dei “regimi amministrativi”, dovuto al processo d’integrazione euro-unitaria, sembra complicare il quadro. Lo studio si propone di verificare a che condizioni questa dicotomia possa ancora conservare una sua validità teorica e pratica. Per farlo, viene sperimentata una nuova metodica, di tipo “funzional-tipologico”, al fine di offrire una ricostruzione delle qualifiche ancorata al contenuto e agli “scopi” delle incriminazioni e, dunque, maggiormente in grado di essere applicata, e criticamente controllata, in sede processuale. I risultati ottenuti vengono tradotti anche in chiave de iure condendo, al fine di implementare al meglio le rationes dei reati propri contro la P.a.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.