In russo antico i significati non attuali del non-passato proto-perfettivo (NPPF), tra cui anche il cosiddetto prezens naprasnogo ožidanija (PNO), avevano una maggiore distribuzione. In determinati contesti, il PNO esprimeva, oltre all’“impossibilità”, la “non volontà” di portare a termine una data azione (oggi codificata nelle costruzioni polisemantiche interrogativo-negative del tipo di Počemu ty ko mne ne zajdeš’?). A partire da testi databili tra il XI e il XV secolo – la redazione Lavrent’evskaja della Povest’ vremennych let, le gramoty e lo Žitie i choždenie dell’igumeno Daniil – il presente contributo intende indagare le ragioni formali di questo cambiamento intrasistema.
Se non potere è non volere. L’evoluzione diacronica del prezens naprasnogo ožidanija
Marco Biasio
2019-01-01
Abstract
In russo antico i significati non attuali del non-passato proto-perfettivo (NPPF), tra cui anche il cosiddetto prezens naprasnogo ožidanija (PNO), avevano una maggiore distribuzione. In determinati contesti, il PNO esprimeva, oltre all’“impossibilità”, la “non volontà” di portare a termine una data azione (oggi codificata nelle costruzioni polisemantiche interrogativo-negative del tipo di Počemu ty ko mne ne zajdeš’?). A partire da testi databili tra il XI e il XV secolo – la redazione Lavrent’evskaja della Povest’ vremennych let, le gramoty e lo Žitie i choždenie dell’igumeno Daniil – il presente contributo intende indagare le ragioni formali di questo cambiamento intrasistema.File | Dimensione | Formato | |
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