Suppellettile da illuminazione dalla Necropoli Nord di Antinoupolis

Il materiale vitreo oggetto di questo articolo fu rinvenuto ad Antinoupolis dalla missione dell’Istituto Papirologico “G. Vitelli” nel gennaio 2005. L’indagine archeologica rivelò la presenza di una camera funeraria, con sepolture a vari livelli, riutilizzata forse come abitazione in età araba. Riuniti in una nicchia aperta nel muro di quell’ambiente, parte con ogni probabilità di una chiesa o di una cappella della quale non restava più alcuna traccia, vennero ritrovati un centinaio di frammenti di vetro. Di questi 66 sono pertinenti a vasellame e sono costituiti da orli, piedi o pareti con caratteristiche morfologiche tali da permetterne un riconoscimento tipologico. In massima parte si tratta di recipienti utilizzati come lampade ad olio, assai diffusi in età tardoantica ma vi sono anche frammenti pertinenti a una serie di calici, balsamari e bottiglie. La maggior parte dei frammenti è riconducibile per il contesto di rinvenimento al V-VII secolo.