È la relazione di apertura del Convegno del 2007. Prende spunto dai 41 anni trascorsi dal Convegno del 1966, che celebrò il quarto centenario della morte del Caro (Dionisotti, Greco, Scrivano). Il tempo trascorso ha portato molti contributi puntuali che portano novità significative per molti aspetti di un’attività letteraria cospicua (filologica, linguistica, comica, lirica, epistolare, di traduzione, di commento e invenzione artistica, impresistica). Esprimendo dubbi sull’utilità del persistente uso della nozione di “Manierismo” come sigla dell’ attività del Caro, il saggio indica la ‘corte’ e il lavoro di segretario come punti unitari della sua identità.
Annibal Caro e il mestiere della corte.
FLORIANI, PIERO
2009-01-01
Abstract
È la relazione di apertura del Convegno del 2007. Prende spunto dai 41 anni trascorsi dal Convegno del 1966, che celebrò il quarto centenario della morte del Caro (Dionisotti, Greco, Scrivano). Il tempo trascorso ha portato molti contributi puntuali che portano novità significative per molti aspetti di un’attività letteraria cospicua (filologica, linguistica, comica, lirica, epistolare, di traduzione, di commento e invenzione artistica, impresistica). Esprimendo dubbi sull’utilità del persistente uso della nozione di “Manierismo” come sigla dell’ attività del Caro, il saggio indica la ‘corte’ e il lavoro di segretario come punti unitari della sua identità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.