Omon Ra, di Viktor Pelevin, è stato definito dall’autore “probabilmente l’ultima opera letteraria scritta nell’URSS prima del suo dissolvimento”. In questo, che è probabilmente il primo saggio interamente dedicato alla sua interpretazione, il romanzo è oggetto di una lettura al tempo stesso rigorosa e spiazzante, che rifiuta di appiattirsi sulla vulgata che vorrebbe ridurlo alla dimensione satirica, per mettere invece in luce la sua natura di riflessione sui fondamenti ontologici e assiologici più riposti e più stupefacenti della realtà sovietica. L’analisi prende le mosse dalla tematica, caratterizzante per l’intera produzione di Pelevin, delle proprietà cosmogoniche del pensiero e del superamento dell’antitesi tra oggettività e soggettività, per proseguire con un’esplorazione sistematica delle varie forme di idealismo soggettivo che rappresentano l’impalcatura concettuale del mondo narrato. Le implicazioni strutturali e tematiche di queste posizioni filosofiche sono oggetto nel saggio di una disamina dettagliata, che si sviluppa da un lato in una risemantizzazione dell’elemento maggiormente caratterizzante della trama, il “gesto eroico”, e dall’altro in una ridefinizione della natura stessa del solipsismo.
Popoli ed eroi: confini dell’identità e limiti del materialismo in Omon Ra di Viktor Pelevin
DELL'AVERSANO, CARMEN
2009-01-01
Abstract
Omon Ra, di Viktor Pelevin, è stato definito dall’autore “probabilmente l’ultima opera letteraria scritta nell’URSS prima del suo dissolvimento”. In questo, che è probabilmente il primo saggio interamente dedicato alla sua interpretazione, il romanzo è oggetto di una lettura al tempo stesso rigorosa e spiazzante, che rifiuta di appiattirsi sulla vulgata che vorrebbe ridurlo alla dimensione satirica, per mettere invece in luce la sua natura di riflessione sui fondamenti ontologici e assiologici più riposti e più stupefacenti della realtà sovietica. L’analisi prende le mosse dalla tematica, caratterizzante per l’intera produzione di Pelevin, delle proprietà cosmogoniche del pensiero e del superamento dell’antitesi tra oggettività e soggettività, per proseguire con un’esplorazione sistematica delle varie forme di idealismo soggettivo che rappresentano l’impalcatura concettuale del mondo narrato. Le implicazioni strutturali e tematiche di queste posizioni filosofiche sono oggetto nel saggio di una disamina dettagliata, che si sviluppa da un lato in una risemantizzazione dell’elemento maggiormente caratterizzante della trama, il “gesto eroico”, e dall’altro in una ridefinizione della natura stessa del solipsismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.