Lorenzo Antonio Sardi ha una posizione di spicco tra gli aristocratici lucchesi di pieno Settecento. Nato a Varsavia nel 1686, soltanto nel 1724 si trasferì nella città degli avi. Qui si distinse per lo splendore del tenore di vita, improntato all’eleganza che aveva conosciuto frequentando per lunghi anni il bel mondo delle corti in nord Europa. Questo sedimento di gusto lo condusse non soltanto a riqualificare le dimore di famiglia. Si dedicò a un’opera estensiva di promozione dell’arte sacra, commissionando pale d’altare e contribuendo al rinnovamento in senso barocco degli interni di alcune chiese, in particolare Sant’Anna e Sant’Alessandro. Il volume ricostruisce queste vicende integrandole al più ampio contesto di un’azione finalizzata a incentivare la religiosità attraverso la stampa di testi devoti e l’allestimento di cerimonie fastose. Alla base di un simile impegno stava l’esigenza di favorire l’assimilazione delle virtù cristiane, intese quale condizione e fondamento di una coscienza eticamente orientata a favorire il bene della comunità.

Lo splendore del sacro. Lorenzo Antonio Sardi a Lucca tra patrocinio delle arti e promozione del culto (1724-1766)

Alberto Ambrosini
2024-01-01

Abstract

Lorenzo Antonio Sardi ha una posizione di spicco tra gli aristocratici lucchesi di pieno Settecento. Nato a Varsavia nel 1686, soltanto nel 1724 si trasferì nella città degli avi. Qui si distinse per lo splendore del tenore di vita, improntato all’eleganza che aveva conosciuto frequentando per lunghi anni il bel mondo delle corti in nord Europa. Questo sedimento di gusto lo condusse non soltanto a riqualificare le dimore di famiglia. Si dedicò a un’opera estensiva di promozione dell’arte sacra, commissionando pale d’altare e contribuendo al rinnovamento in senso barocco degli interni di alcune chiese, in particolare Sant’Anna e Sant’Alessandro. Il volume ricostruisce queste vicende integrandole al più ampio contesto di un’azione finalizzata a incentivare la religiosità attraverso la stampa di testi devoti e l’allestimento di cerimonie fastose. Alla base di un simile impegno stava l’esigenza di favorire l’assimilazione delle virtù cristiane, intese quale condizione e fondamento di una coscienza eticamente orientata a favorire il bene della comunità.
2024
Ambrosini, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1293727
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