Percorre, a partire dalle prime prove di imitazione delle satire oraziane e giovenaliane nel maturo e tardo Quattrocento, i tentativi di codifica del 'genere letterario' satira, da Ariosto all'età successiva al Concilio di Trento. Descrive i caratteri del modello ariostesco e delle esperienze seguite: in un primo tempo di rispetto rigoroso del modello, poi sempre a seguire con riflessi di altre esperienze 'comiche' (come per esempio il burlesco/bernesco). Sono state pubblicate in rivista prima della stampa 2 dei capitoli (Le satire di Luigi Alamanni [cap. IV]; La poesia tolta in gioco [Appendice]); la Premessa e altri 6 capitoli sono inediti.
Il modello ariostesco. La satira classicistica nel cinquecento
FLORIANI, PIERO
1988-01-01
Abstract
Percorre, a partire dalle prime prove di imitazione delle satire oraziane e giovenaliane nel maturo e tardo Quattrocento, i tentativi di codifica del 'genere letterario' satira, da Ariosto all'età successiva al Concilio di Trento. Descrive i caratteri del modello ariostesco e delle esperienze seguite: in un primo tempo di rispetto rigoroso del modello, poi sempre a seguire con riflessi di altre esperienze 'comiche' (come per esempio il burlesco/bernesco). Sono state pubblicate in rivista prima della stampa 2 dei capitoli (Le satire di Luigi Alamanni [cap. IV]; La poesia tolta in gioco [Appendice]); la Premessa e altri 6 capitoli sono inediti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.