A Clockwork Orange non è soltanto un film sulla violenza ma anche una pellicola della violenza: il continuo e sistematico susseguirsi di drastiche variazioni del movimento e dei patterns ritmici, proprio in corrispondenza degli episodi di scatenamento dell’aggressività dei “Droogs”, fa sì che siano le categorie di base cinematografiche a palesarsi in tutta la propria evidenza iconica, per produrre nello spettatore un vero e proprio shock visivo. Questa forte estetizzazione kubrickiana della violenza, esito diretto della traduzione intersemiotica in termini visivi di complesse trame segniche già ravvisabili nel romanzo di Burgess, descrive i contorni di un preciso modo di intendere l’arte cinematografica come trasgressione, delirio, artaudiano “théâtre de la cruauté”, cristallizzandosi in una modalità rappresentativa scopertamente antirealistica e più vicina alle avanguardie novecentesche del cinema puro, assoluto, che alle consuetudini normalizzanti e securizzanti del cinema narrativo classico.

A Clockwork Orange. L'arte come ultra-violenza

BECCONE, SIMONA
2010-01-01

Abstract

A Clockwork Orange non è soltanto un film sulla violenza ma anche una pellicola della violenza: il continuo e sistematico susseguirsi di drastiche variazioni del movimento e dei patterns ritmici, proprio in corrispondenza degli episodi di scatenamento dell’aggressività dei “Droogs”, fa sì che siano le categorie di base cinematografiche a palesarsi in tutta la propria evidenza iconica, per produrre nello spettatore un vero e proprio shock visivo. Questa forte estetizzazione kubrickiana della violenza, esito diretto della traduzione intersemiotica in termini visivi di complesse trame segniche già ravvisabili nel romanzo di Burgess, descrive i contorni di un preciso modo di intendere l’arte cinematografica come trasgressione, delirio, artaudiano “théâtre de la cruauté”, cristallizzandosi in una modalità rappresentativa scopertamente antirealistica e più vicina alle avanguardie novecentesche del cinema puro, assoluto, che alle consuetudini normalizzanti e securizzanti del cinema narrativo classico.
2010
Beccone, Simona
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/141924
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