In un momento in cui acceso è il dibattito sulle immunità per le alte cariche dello Stato, questo lavoro si propone di valutare quanto valido ed attuale possa dirsi con riferimento al Presidente della Repubblica il principio, essenziale in democrazia, secondo cui all’attribuzione di potere debba corrispondere l’assunzione di responsabilità e di analizzare come esso sia stato interpretato più recentemente dalla dottrina, dalla giurisprudenza e dal legislatore ordinario. l’evoluzione del ruolo costituzionale del Capo dello Stato a seguito della transizione verso il maggioritario del nostro sistema elettorale e le conseguenze che, sul sistema dei partiti, hanno prodotto le vicende giudiziarie dei primi anni Novanta (capitolo II); in secondo luogo, la maggiore esposizione del Presidente della Repubblica (ma, in generale, e non solo nel nostro Paese, di tutti i soggetti investititi di potere) nei mezzi di informazione ed i mutamenti che lo stesso sistema dell’informazione ha attraversato a partire dagli anni Settanta; infine, il crescente successo – anch’esso non proprio unicamente della nostra esperienza – del potere giudiziario ed il connesso fenomeno della soluzione, a livello giurisprudenziale, di molti conflitti tra gli organi costituzionali che in passato trovavano composizione attraverso il ricorso ad accordi taciti o a convenzioni costituzionali (la cd. judicialization of politics) (capitolo III). La figura del Presidente della Repubblica è particolarmente toccata da questi sviluppi: sul piano del ruolo costituzionale, la tradizionale funzione di garanzia si è arricchita di nuove sfumature ed, in particolare, della «garanzia della regolarità e della continuità costituzionale» e si è accentuata la funzione di moderazione del Capo dello Stato che appare volta in prevalenza al perseguimento della coesione tra opposti schieramenti, colmando le fratture fra di essi e attenuandone l’incomunicabilità. Questo mutamento del ruolo costituzionale del Presidente della Repubblica non può, dunque, che avere riflessi sul piano della responsabilità presidenziale: i due aspetti non possono, infatti, che essere letti congiuntamente e, tuttavia, nella dottrina e nella giurisprudenza alla tendenza verso la “politicizzazione” del ruolo costituzionale del Capo dello Stato non è sempre corrisposta né una ricostruzione dei profili della sua irresponsabilità, né la stessa riaffermazione del principio della necessaria corrispondenza tra responsabilità e potere.

La responsabilità del Presidente della Repubblica. Evoluzione e recenti interpretazioni

SPERTI, ANGIOLETTA
2010-01-01

Abstract

In un momento in cui acceso è il dibattito sulle immunità per le alte cariche dello Stato, questo lavoro si propone di valutare quanto valido ed attuale possa dirsi con riferimento al Presidente della Repubblica il principio, essenziale in democrazia, secondo cui all’attribuzione di potere debba corrispondere l’assunzione di responsabilità e di analizzare come esso sia stato interpretato più recentemente dalla dottrina, dalla giurisprudenza e dal legislatore ordinario. l’evoluzione del ruolo costituzionale del Capo dello Stato a seguito della transizione verso il maggioritario del nostro sistema elettorale e le conseguenze che, sul sistema dei partiti, hanno prodotto le vicende giudiziarie dei primi anni Novanta (capitolo II); in secondo luogo, la maggiore esposizione del Presidente della Repubblica (ma, in generale, e non solo nel nostro Paese, di tutti i soggetti investititi di potere) nei mezzi di informazione ed i mutamenti che lo stesso sistema dell’informazione ha attraversato a partire dagli anni Settanta; infine, il crescente successo – anch’esso non proprio unicamente della nostra esperienza – del potere giudiziario ed il connesso fenomeno della soluzione, a livello giurisprudenziale, di molti conflitti tra gli organi costituzionali che in passato trovavano composizione attraverso il ricorso ad accordi taciti o a convenzioni costituzionali (la cd. judicialization of politics) (capitolo III). La figura del Presidente della Repubblica è particolarmente toccata da questi sviluppi: sul piano del ruolo costituzionale, la tradizionale funzione di garanzia si è arricchita di nuove sfumature ed, in particolare, della «garanzia della regolarità e della continuità costituzionale» e si è accentuata la funzione di moderazione del Capo dello Stato che appare volta in prevalenza al perseguimento della coesione tra opposti schieramenti, colmando le fratture fra di essi e attenuandone l’incomunicabilità. Questo mutamento del ruolo costituzionale del Presidente della Repubblica non può, dunque, che avere riflessi sul piano della responsabilità presidenziale: i due aspetti non possono, infatti, che essere letti congiuntamente e, tuttavia, nella dottrina e nella giurisprudenza alla tendenza verso la “politicizzazione” del ruolo costituzionale del Capo dello Stato non è sempre corrisposta né una ricostruzione dei profili della sua irresponsabilità, né la stessa riaffermazione del principio della necessaria corrispondenza tra responsabilità e potere.
2010
Sperti, Angioletta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/142065
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