Greve l’aria che si respira in «L’evoluzione attuale del regime rappresentativo». Il 1928, l’anno di pubblicazione, è anche un punto di non ritorno per la storia della vecchia Europa: i regimi bolscevico e fascista proiettano ombre sinistre proprio quando una crisi economica di proporzioni inimmaginabili incombe all’orizzonte. Del baratro che si sta aprendo, i cinque autori non hanno piena consapevolezza, né avrebbero potuto averla, solo qualche illuminato sentore. Gaetano Mosca si chiede «se vi sia una crisi del regime parlamentare, quali siano i sintomi di questa crisi, quali ne siano le cause e quali finalmente i rimedi». La crisi dello Stato «moderno» esplosa con la Grande Guerra, la sua riorganizzazione economica, amministrativa e, soprattutto, politica, sono alcune delle questioni con cui la classe dirigente degli anni Venti fu chiamata con urgenza a confrontarsi. L’Union Interparlementaire raccolse quella sfida e si rivolse a cinque studiosi di diritto pubblico e costituzionale. Qui, per la prima volta in lingua italiana, si ripropone integralmente il loro contributo: un frammento di cultura politica e istituzionale e, al tempo stesso, una preziosa testimonianza su uno snodo del Novecento.
L'evoluzione attuale del regime rappresentativo. Cinque risposte a un'inchiesta dell'Union Interparlementaire
CASSINA, CRISTINA
2011-01-01
Abstract
Greve l’aria che si respira in «L’evoluzione attuale del regime rappresentativo». Il 1928, l’anno di pubblicazione, è anche un punto di non ritorno per la storia della vecchia Europa: i regimi bolscevico e fascista proiettano ombre sinistre proprio quando una crisi economica di proporzioni inimmaginabili incombe all’orizzonte. Del baratro che si sta aprendo, i cinque autori non hanno piena consapevolezza, né avrebbero potuto averla, solo qualche illuminato sentore. Gaetano Mosca si chiede «se vi sia una crisi del regime parlamentare, quali siano i sintomi di questa crisi, quali ne siano le cause e quali finalmente i rimedi». La crisi dello Stato «moderno» esplosa con la Grande Guerra, la sua riorganizzazione economica, amministrativa e, soprattutto, politica, sono alcune delle questioni con cui la classe dirigente degli anni Venti fu chiamata con urgenza a confrontarsi. L’Union Interparlementaire raccolse quella sfida e si rivolse a cinque studiosi di diritto pubblico e costituzionale. Qui, per la prima volta in lingua italiana, si ripropone integralmente il loro contributo: un frammento di cultura politica e istituzionale e, al tempo stesso, una preziosa testimonianza su uno snodo del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.