Una sfida all’origine del volume: superare steccati disciplinari e geografici per approfondire, dal punto di vista storico e fenomenologico, lo studio di confluenze e intersezioni generate dall’incontro tra le arti, i linguaggi, i generi e le forme dello spettacolo. La storia dei rapporti fra teatro e media è il nucleo dell’indagine; tema a due fuochi che s’irradia, attraverso le diverse fasi della sperimentazione tra scena e tecnologie, in una pluralità di percorsi esplorativi. Il complesso dei singoli contributi riflette una multiforme traversata lungo e oltre “il secolo breve”, tra avvento del cinema, della radio, della televisione, della video-arte. Come stella polare il teatro: macchina motrice per operazioni metamorfiche, arte misterica la cui vitale urgenza si rigenera nel “tempo grande”. Le tappe del libro sono scandite da un appropriato corredo iconografico e concluse da una ricca bibliografia. Si ricompone dinamicamente l’apparente divario fra tèchne (arte/artigianato) e musiché (arti poetiche e sceniche) con il ritorno a quelle Muse ispiratrici, divinità perturbanti figlie di Mnemosine, la Memoria, elemento cardine anche della relazione attore-spettatore (Anna Barsotti e Eva Marinai)
"Teatro e media"
BARSOTTI, ANNA;TITOMANLIO, CARLO
2012-01-01
Abstract
Una sfida all’origine del volume: superare steccati disciplinari e geografici per approfondire, dal punto di vista storico e fenomenologico, lo studio di confluenze e intersezioni generate dall’incontro tra le arti, i linguaggi, i generi e le forme dello spettacolo. La storia dei rapporti fra teatro e media è il nucleo dell’indagine; tema a due fuochi che s’irradia, attraverso le diverse fasi della sperimentazione tra scena e tecnologie, in una pluralità di percorsi esplorativi. Il complesso dei singoli contributi riflette una multiforme traversata lungo e oltre “il secolo breve”, tra avvento del cinema, della radio, della televisione, della video-arte. Come stella polare il teatro: macchina motrice per operazioni metamorfiche, arte misterica la cui vitale urgenza si rigenera nel “tempo grande”. Le tappe del libro sono scandite da un appropriato corredo iconografico e concluse da una ricca bibliografia. Si ricompone dinamicamente l’apparente divario fra tèchne (arte/artigianato) e musiché (arti poetiche e sceniche) con il ritorno a quelle Muse ispiratrici, divinità perturbanti figlie di Mnemosine, la Memoria, elemento cardine anche della relazione attore-spettatore (Anna Barsotti e Eva Marinai)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.