Dopo aver analizzato i limiti posti allo svolgimento dell’attività bancaria nei principali ordinamenti, partendo dalle grandi riforme degli anni trenta, vengono analizzate le misure poste dalla normativa italiana al fine di contenere i rischi tipici. E’ quindi sottoposta ad analisi una serie di istituti ed innovazioni che hanno caratterizzato gli ultimi venti anni (derivati, principi contabili IAS/IFSR e capital ratio quelli sui quali si appunta la critica più penetrante) non solo quali ingredienti della crisi – in sé anch’essa oggetto di analisi- , ma nella prospettiva dell’ammissibilità nell’ambito delle riforme in discussione. Si conclude con la rassegna delle riforme in essere (Dodd Frank) o in fieri (Vickers Commission in UK e Liikanen Group per l’UE) e motivando perché siano preferibili soluzioni semplici a problemi complessi rispetto all’impiego di ulteriore complessità.
Regolazione strutturale contro regolazione prudenziale: gli insegnamenti delle crisi
BANI, ELISABETTA
2012-01-01
Abstract
Dopo aver analizzato i limiti posti allo svolgimento dell’attività bancaria nei principali ordinamenti, partendo dalle grandi riforme degli anni trenta, vengono analizzate le misure poste dalla normativa italiana al fine di contenere i rischi tipici. E’ quindi sottoposta ad analisi una serie di istituti ed innovazioni che hanno caratterizzato gli ultimi venti anni (derivati, principi contabili IAS/IFSR e capital ratio quelli sui quali si appunta la critica più penetrante) non solo quali ingredienti della crisi – in sé anch’essa oggetto di analisi- , ma nella prospettiva dell’ammissibilità nell’ambito delle riforme in discussione. Si conclude con la rassegna delle riforme in essere (Dodd Frank) o in fieri (Vickers Commission in UK e Liikanen Group per l’UE) e motivando perché siano preferibili soluzioni semplici a problemi complessi rispetto all’impiego di ulteriore complessità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.