La lettura del territorio necessita di vari approcci e di differenti strumenti analitici se si vuole raggiungere l’obiettivo di coglierne la complessità e, allo stesso tempo, l’unicità e le peculiarità. Le discipline geografiche, negli ultimi anni, hanno cercato di guardare al territorio non solo per i suoi attributi di carattere fisico e paesaggistico, per le caratteristiche economiche e sociali o per la struttura insediativa e l’organizzazione spaziale, pur importanti per la delineazione di un quadro territoriale, ma anche per il suo patrimonio di carattere culturale e per le componenti materiali, immateriali e semantiche che lo contraddistinguono. La conoscenza di tale patrimonio culturale non può limitarsi alle manifestazioni della cultura; deve piuttosto partire da esse per risalire alle radici culturali di chi risiede in un territorio e giungere alla comprensione dei significati che ad esso possono essere attribuiti. Il patrimonio culturale deve essere individuato e analizzato in profondità per quanto riguarda i legami con il territorio che lo ha espresso e per il valore che esso assume per la popolazione che vi risiede; deve inoltre essere valorizzato perché ne venga riconosciuto la valenza anche all’esterno e si trasformi in una risorsa per il territorio e per chi lo abita. In questo contesto viene dunque adottata la “visuale culturale” per la comprensione della realtà geografica e, nello stesso tempo, viene sottolineata la dimensione spaziale del concetto di cultura; ne consegue la maturazione dell’idea che, proprio partendo dalla cultura, si possano sviluppare strategie e proposte concrete di valorizzazione territoriale. A questo obiettivo il gruppo di ricerca, costituito da geografi culturali (Gisella Cortesi e Elena Izis), geografi economici (Michela Lazzeroni) ed economisti territoriali (Nicola Bellini), giunge riflettendo dapprima sulla cultura come risorsa (di carattere economico, occupazionale, sociale, culturale e territoriale) proseguendo poi attraverso l’analisi empirica di casi concreti e giungendo infine allo studio di un caso specifico. Il gruppo di ricerca ha individuato nella “musica” il focus tematico culturale del progetto, così come nella provincia di Lucca il territorio su cui testare alcune impostazioni teoriche: ne è risultato un’enfasi su un personaggio (Giacomo Puccini) di grande fascino e di notevole spessore musicale, oltre che di grande attualità per le recenti celebrazioni, che nei luoghi della provincia di Lucca ha vissuto, da essi ha tratto ispirazione, con essi ha manifestato un forte legame di appartenenza e di attaccamento. Pertanto dalla percezione del soundscape (paesaggio sonoro) si è ben presto passati alla musica come strumento di lettura del territorio e all’individuazione del genius loci, del legame cioè fra luogo e ispirazione artistica. Gli esempi analizzati ci hanno permesso di distinguere fra luoghi-contenitore, luoghi-genere musicale e luoghi-personaggio, e i casi internazionali indagati (es. Salisburgo, Bayreuth) ci hanno confermato come la pervasività della presenza di un compositore possa diventare elemento di identità e di identificazione di una città e motivo di attrazione di un territorio. Ripercorrendo la biografia di Giacomo Puccini si rileva quanto Lucca, Torre del Lago e il territorio lucchese e versiliese siano stati importanti per il vissuto del Maestro e siano stati in qualche modo anche fonte di ispirazione; tali luoghi hanno conservato numerosi segni del vissuto e della musica pucciniana proprio per quel radicamento che fa dire a Giacomo Puccini: “Vorrei andare a Torre ho bisogno dell’aria di padule” (Lettera a Illica, 1904). Il report vuole fare da guida in questo duplice itinerario, tematico e spaziale, con l’obiettivo di fornire un utile contributo alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio lucchese ed alcune idee per l’individuazione degli strumenti utili ad una impostazione di un piano di sviluppo territoriale che della cultura musicale faccia il suo perno.

Il paesaggio sonoro e la valorizzazione culturale del territorio. Riflessioni a partire da un'indagine sui luoghi pucciniani

CORTESI, GISELLA;LAZZERONI, MICHELA;
2010-01-01

Abstract

La lettura del territorio necessita di vari approcci e di differenti strumenti analitici se si vuole raggiungere l’obiettivo di coglierne la complessità e, allo stesso tempo, l’unicità e le peculiarità. Le discipline geografiche, negli ultimi anni, hanno cercato di guardare al territorio non solo per i suoi attributi di carattere fisico e paesaggistico, per le caratteristiche economiche e sociali o per la struttura insediativa e l’organizzazione spaziale, pur importanti per la delineazione di un quadro territoriale, ma anche per il suo patrimonio di carattere culturale e per le componenti materiali, immateriali e semantiche che lo contraddistinguono. La conoscenza di tale patrimonio culturale non può limitarsi alle manifestazioni della cultura; deve piuttosto partire da esse per risalire alle radici culturali di chi risiede in un territorio e giungere alla comprensione dei significati che ad esso possono essere attribuiti. Il patrimonio culturale deve essere individuato e analizzato in profondità per quanto riguarda i legami con il territorio che lo ha espresso e per il valore che esso assume per la popolazione che vi risiede; deve inoltre essere valorizzato perché ne venga riconosciuto la valenza anche all’esterno e si trasformi in una risorsa per il territorio e per chi lo abita. In questo contesto viene dunque adottata la “visuale culturale” per la comprensione della realtà geografica e, nello stesso tempo, viene sottolineata la dimensione spaziale del concetto di cultura; ne consegue la maturazione dell’idea che, proprio partendo dalla cultura, si possano sviluppare strategie e proposte concrete di valorizzazione territoriale. A questo obiettivo il gruppo di ricerca, costituito da geografi culturali (Gisella Cortesi e Elena Izis), geografi economici (Michela Lazzeroni) ed economisti territoriali (Nicola Bellini), giunge riflettendo dapprima sulla cultura come risorsa (di carattere economico, occupazionale, sociale, culturale e territoriale) proseguendo poi attraverso l’analisi empirica di casi concreti e giungendo infine allo studio di un caso specifico. Il gruppo di ricerca ha individuato nella “musica” il focus tematico culturale del progetto, così come nella provincia di Lucca il territorio su cui testare alcune impostazioni teoriche: ne è risultato un’enfasi su un personaggio (Giacomo Puccini) di grande fascino e di notevole spessore musicale, oltre che di grande attualità per le recenti celebrazioni, che nei luoghi della provincia di Lucca ha vissuto, da essi ha tratto ispirazione, con essi ha manifestato un forte legame di appartenenza e di attaccamento. Pertanto dalla percezione del soundscape (paesaggio sonoro) si è ben presto passati alla musica come strumento di lettura del territorio e all’individuazione del genius loci, del legame cioè fra luogo e ispirazione artistica. Gli esempi analizzati ci hanno permesso di distinguere fra luoghi-contenitore, luoghi-genere musicale e luoghi-personaggio, e i casi internazionali indagati (es. Salisburgo, Bayreuth) ci hanno confermato come la pervasività della presenza di un compositore possa diventare elemento di identità e di identificazione di una città e motivo di attrazione di un territorio. Ripercorrendo la biografia di Giacomo Puccini si rileva quanto Lucca, Torre del Lago e il territorio lucchese e versiliese siano stati importanti per il vissuto del Maestro e siano stati in qualche modo anche fonte di ispirazione; tali luoghi hanno conservato numerosi segni del vissuto e della musica pucciniana proprio per quel radicamento che fa dire a Giacomo Puccini: “Vorrei andare a Torre ho bisogno dell’aria di padule” (Lettera a Illica, 1904). Il report vuole fare da guida in questo duplice itinerario, tematico e spaziale, con l’obiettivo di fornire un utile contributo alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio lucchese ed alcune idee per l’individuazione degli strumenti utili ad una impostazione di un piano di sviluppo territoriale che della cultura musicale faccia il suo perno.
2010
Cortesi, Gisella; Bellini, N; Lazzeroni, Michela; Lazzeroni, M.
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