Il lavoro presenta i risultati della caratterizzazione genetica e morfologica dell'Asino dell'Amiata. L'analisi genealogica (608 animali) rivela un livello di consanguineità piuttosto contenuto, tuttavia la mancanza di dati genealogici per un elevato numero di individui può averne sottostimato il valore, come confermato dal sostanziale aumento del coefficiente di consanguineità per quegli individui con il massimo numero di generazioni tracciate. Anche I'analisi molecolare (50 soggetti non imparentati, genotipizzati a 18 loci STR) evidenzia una elevata omogeneità genetica della popolazione. Il numero medio di alleli per locus risulta infatti contenuto (5,61 ± 2,893) e I'eterozigosi osservata è pari a 0,579, contro un valore atteso di 0,609. Quattro marcatori evidenziano un eccesso significativo di omozigoti (P<0,01). La similarità geneticaè pari a 0,523 ± 0,020 per i soggetti campionati in Toscana, e 0,458 ± 0,016 per quelli campionati in Lazio (valore complessivo 0,489 ± 0,019) mentre i coefficienti di inbreeding risultano, rispettivamente, 0,440 e 0,390. L'analisi dei dati morfologici riportati nel Registro Anagrafico della razza, individua due tipologie morfologiche distinte.

Analisi della variabilità genetica e morfologica dell’asino dell’Amiata

CIAMPOLINI, ROBERTA;CECCHI, FRANCESCA;
2007-01-01

Abstract

Il lavoro presenta i risultati della caratterizzazione genetica e morfologica dell'Asino dell'Amiata. L'analisi genealogica (608 animali) rivela un livello di consanguineità piuttosto contenuto, tuttavia la mancanza di dati genealogici per un elevato numero di individui può averne sottostimato il valore, come confermato dal sostanziale aumento del coefficiente di consanguineità per quegli individui con il massimo numero di generazioni tracciate. Anche I'analisi molecolare (50 soggetti non imparentati, genotipizzati a 18 loci STR) evidenzia una elevata omogeneità genetica della popolazione. Il numero medio di alleli per locus risulta infatti contenuto (5,61 ± 2,893) e I'eterozigosi osservata è pari a 0,579, contro un valore atteso di 0,609. Quattro marcatori evidenziano un eccesso significativo di omozigoti (P<0,01). La similarità geneticaè pari a 0,523 ± 0,020 per i soggetti campionati in Toscana, e 0,458 ± 0,016 per quelli campionati in Lazio (valore complessivo 0,489 ± 0,019) mentre i coefficienti di inbreeding risultano, rispettivamente, 0,440 e 0,390. L'analisi dei dati morfologici riportati nel Registro Anagrafico della razza, individua due tipologie morfologiche distinte.
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